BRIGO (βρύγος)
È il nome di un ceramista attico che appare, sempre con l'ἐποίηδεν, su nove vasi, tutte tazze della tecnica a figure rosse su fondo nero, dello stile severo. È un nome di origine non attica; Erodoto (VI, 45; VII, 73) menziona la tribù tracia dei βρύγοι o Φρύγοι (Frigi); onde si può riconoscere in B. un meteco. L'attività di B. deve essersi svolta dalla fine del sec. VI a. C. ai due primi decennî del sec. V, contemporaneamente a quella del maggior rappresentante dello stile severo, Eufronio.
La firma di B. indica in lui il padrone dell'officina, ma non è da escludere per questo l'attività sua pittorica in tutte o in parecchie delle tazze da lui firmate e giunte sino a noi. Recentemente delle nove tazze cinque, le migliori, sono state ascritte a un solo pittore, che non abbiamo ragione di negare sia B. stesso. Due di esse hanno un contenuto licenzioso o anche osceno; sono la tazza di Würzburg, e quella del museo di Firenze. Vi è poi un frammento di Atene con l'avventura di Circe e di Odisseo e vi sono infine i due capolavori di Brigo, cioè la tazza con scene della Iliupersis o distruzione di Ilio, del Museo del Louvre, e la tazza dei Sileni, che tentano di afferrare Iride ed Era, del British Museum. Questi due capolavori di ceramica attica ci dànno l'idea migliore della natura passionale, focosa di B. o del pittore principale della sua officina. Specialmente in queste due tazze, di disegno sviluppato e audace negli scorci rispetto agli altri vasi di stile severo, si palesa abilità somma, non solo nel riprodurre con sicurezza l'agitazione e il movimento, ma nel dare espressione ai varî sentimenti dei personaggi. Notevole in esse la presenza, assai scarsa, di tratteggi, che sono il primo indizio di chiaroscuro; come l'uso di vernice diluita per esprimere i capelli e quello della doratura in alcuni particolari. Inferiori sono altre tazze o frammenti di tazze con la firma di B.; forse si ha qui l'opera di uno o più pittori di minore abilità e di minore potenza artistica del pittore delle prime cinque tazze. Ma l'opera di B. o del pittore principale delle officine di B. si deve riconoscere in una serie numerosa di vasi anonimi (in grande maggioranza tazze, di cui ultimamente se ne sono elencate 61).
Nel gruppo dei quattro grandi maestri di tazze (Brigo, Eufronio, Duride, Gerone), B. è il ceramista più recente.
Bibl.: P. Hartwig, Die griechischen Meisterschalen d. strengen rothfigurigen Stils, Stoccarda 1893, p. 307 segg.; J. C. Hoppin, A handbook of attic redfigured vases, Cambridge 1919, p. 106 segg.; P. Ducati, Storia della ceramica greca, Firenze 1923, p. 316 segg.; E. Pfuhl, Malerei u. Zeichnung d. Griechen, I, Monaco 1923, p. 459 segg.; J. D. Beazley, Attische Vasenmaler d. rothfigurigen Stils, Tubinga 1925, p. 175 segg.