(BR) Organizzazione terroristica eversiva di estrema sinistra attiva in Italia dai primi anni 1970. Il periodo di massima risonanza si colloca tra il 1974 e il 1980, quando l’organizzazione, articolata in ‘cellule’ e ‘colonne’ regionali coordinate da una Direzione strategica, lanciò il cosiddetto ‘attacco al cuore dello Stato’, con l’uccisione, il ferimento o il rapimento (in quest’ultimo caso anche per finanziare l’attività terroristica) di politici, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti, industriali, dirigenti di fabbrica, sindacalisti. L’azione più clamorosa fu il rapimento e l’assassinio del leader democristiano A. Moro (1978). Da allora iniziò il processo di declino delle BR, a causa della efficace reazione dello Stato, delle divisioni interne all’organizzazione, del fenomeno del pentitismo, del clima di generale riflusso del radicalismo politico. Alla fine degli anni 1980 le BR erano in sostanza estinte, anche se la sigla terroristica tentò una ripresa negli anni successivi (1999 e 2002, omicidi di M. D’Antona, e di M. Biagi) e alcuni arresti siano stati ancora eseguiti nel 2007 di presunti militanti delle Nuove BR, una sigla, peraltro, generica con cui si tende a denominare organizzazioni eversive nate dopo la divisione interna e lo sradicamento delle BR.