BRETISLAO I (Brĕtislav)
I Principe di Boemia (1037-1055), figlio del principe Udabrico. Fin da giovine si distinse per il suo eroismo e fu detto poi, da compiacenti biografi, l'Achille boemo; partecipò, regnante ancora suo padre, alla conquista della Moravia. Condusse a forza in moglie la principessa tedesca Giuditta. Approfittò dei disordini scoppiati in Polonia dopo la morte di Boleslao Chrobry, occupò, dopo una campagna vittoriosa, tutta la Polonia, prese nel 1039 anche Gniezno, dove era sepolto S. Adalberto (v.) e ne trasportò a Praga il cadavere. Fu trascinato, contro voglia, ad una guerra contro l'imperatore Enrico III, geloso e sospettoso dei successi di Bretislao in Polonia e dell'accresciuta potenza dei Přesmyslidi. Nel 1040 B. batté un esercito tedesco nelle foreste della Sumava, ma l'anno seguente non riuscì a far fronte alla preponderanza numerica del nemico e fu costretto a rinunziare alla conquista della Polonia. Nel 1054, poco prima della sua morte, B. pubblicò una legge sulla successione, stabilendo che il trono dovesse spettare sempre al più vecchio della stirpe dei Přemyilidi.
Bretislao II (1092-1100) principe di Boemia, figlio di Vratislao, primo re di Boemia, introdusse a Sázava la liturgia latina cacciandone i monaci del rito slavo e violò per primo la legge sulla successione del 1054, per assicurare il trono a suo fratello Bořivoj. Crebbe assai, per questi fatti, l'influenza degl'imperatori sulla Boemia.
Bibl.: Fr. Palacký, Dějiny národu českého (Storia del popolo cèco), I, i, Praga 1876; A. Bachmann, Gesch. Böhmens, I, Gotha 1899; V. Novotný, České dějiny (Storia di Boemia), I, i, Praga 1912.