BRERA
Palazzo monumentale situato in Milano. Il suo nome deriva dal latino medievale Braida (dal ted. Breite?) "fondo adiacente alla città". Il palazzo fu in origine un monastero che sorse nella tenuta di Guercio da Baggio, probabilmente console tra il 1150 e il 1188, che ne cedette parte a un Vicimonte, il quale un po' prima del 1178 la vendette ai frati umiliati.
Periodo umiliato (fino al 1570). - Dapprima fu sede del secondo ramo degli umiliati, che attendevano all'industria laniera. A Brera risiedettero spesso i generali dell'ordine. Attigua al monastero sorse ben presto una chiesa a tre navate costruita nel 1229 e rifatta nel 1347, quando Giovanni Balduccio di Pisa ne scolpiva l'insigne portale: il Luini e il Foppa l'ornarono d'affreschi. Tagliata a mezzo nel 1810, fu poi abbattuta per dar luogo alla piazzetta di Brera.
Periodo gesuitico (fino al 1773). - Soppressi gli umiliati da Pio V (7 febbraio 1571), Brera fu data in commenda al card. G.P. della Chiesa, che, per richiesta di S. Carlo Borromeo e con approvazione di Gregorio XIII, cedette l'edificio, con 1000 scudi di rendita, alla compagnia di Gesù. Questa vi aprì scuola, ove s'insegnavano grammatica, umanità, rettorica, greco, ebraico, logica, filosofia, fisica, matematica, teologia e astronomia, con facoltà di conferire gradi accademici. Fra gli altri v'insegnarono i padri T. Ceva, G. Saccheri, R. Boscovich, G. Tiraboschi. Il gran concorso degli alunni, 3000 circa, consigliò la costruzione dell'attuale edificio su disegno di D. Richini, alquanto ritoccato.
Periodo governativo. - Soppressi anche i gesuiti (21 luglio 1773), l'edificio passò al governo. Continuazione delle opere gesuitiche sono: 1. l'osservatorio astronomico tenuto da ex-gesuiti e loro alunni sino alla morte del Carlini (1862); 2. la regia biblioteca Braidense, la cui fondazione risale a Maria Teresa (1773); 3. il medagliere, disperso nei trambusti napoleonici, rifatto dal Cattaneo e ora al Castello Sforzesco; 4. l'orto botanico, da umile sussidio della farmacia elevato da Maria Teresa a sussidio d'insegnamento; 5. l'antica farmacia di Brera. Istituzioni nuove sono: 1. la reale Accademia di belle arti; 2. la ricca regia pinacoteca, recentemente riordinata, 3, il museo archeologico, ora al Castello Sforzesco; 4. il regio Istituto lombardo di scienze e lettere. A Brera vennero a finire le Scuole Palatine che i Francesi sostituirono con il liceo, gli Austriaci con il ginnasio e il governo italiano col ginnasio-liceo "Parini", stabilito presso l'antico collegio dei nobili. Per altre notizie più particolari vedi anche milano.
Bibl.: Per la storia degli umiliati: G. Tiraboschi, Vetera Humiliatorum Monumenta, Milano 1766-69; G. Giulini, Memorie della città e camp. di Milano, 1854-57; Cronache umiliate, cioè di Giov. di Brera (1419), in Tiraboschi, opera cit.; dello stesso (1421) e di Marco Bossi (1493), in L. Zanoni, Gli umiliati di Milano, Milano 1911. Per le istituzioni in Brera: Gli Istituti scientif. letter. ed artist. di Milano, Milano 1880. Per gli edifici braidensi: G. Mongeri, L'arte in Milano, Milano 1872. Per le pitture: C. Ricci, La pinacot. di Brera, Bergamo 1907; L. Beltrami, Luini, Milano 1911.