BREISACH (chiamata anche Altbreisach; A. T., 56-57)
Città del Baden, nel distretto di Friburgo (Brisgovia), con 3130 ab. (giugno 1925) in maggìoranza cattolici. È posta a 225 m. s. m., sulla destra del Reno, presso il confine con la Francia (stazione di confine della linea secondaria Friburgo-Breisach-Colmar). La parte più antica della città è su una piattaforma basaltica. Il territorio è fertile; notevole il commercio di grani, legno, cuoio, vino.
Per la sua posizione militarmente fortissima, il luogo venne abitato in età molto antica. Al tempo di Cesare era già una piazza forte dei Sequani (Mons Brisiacus). Sotto la dominazione romana fu uno dei punti d'appoggio lungo la riva del Reno. Tale era ancora nel 369, sotto l'imperatore Valentiniano, che ne estese la potenza difensiva contro l'invasione degli Alemanni. In seguito diede anche il nome alla regione contermine (il Breisgau o Brisgovia; v.).
Nel 939 il conte palatino Everardo vi sostenne un assedio contro il re Ottone I di Germania; morto Everardo, la fortezza finì con l'arrendersi al re. Nel sec. XII divenne condominio dell'imperatore e del vescovo di Basilea; ma nel secolo seguente la città, resa ancor più forte durante il provvisorio dominio di Bertoldo V di Zähringen, divenne il pomo della discordia tra gli Asburgo e i vescovi di Basilea, che infatti riuscirono a impadronirsene nel 1254 e nel 1262. Il re Rodolfo d'Asburgo, per tagliar corto a queste liti, nel 1275 dichiarò Breisach città libera dell'impero; ma effettivamente essa divenne tale solo sotto il re Alberto I d'Asburgo (1298-1308). Data in pegno, con altri beni di casa d'Austria, a Carlo il Temerario, duca di Borgogna, si ribellò (1474), e nella rivolta trovò la morte il luogotenente del duca, Pietro di Hagenbach. Ebbe grandissima importanza durante i primi due decennî della guerra dei Trent'anni, formando il punto d'appoggio più forte degl'imperiali nel sud-ovest della Germania; dopo lungo assedio fu conquistata, nel 1638, dal duca Bernardo di Weimar. Nella lotta fra gli Asburgo e la Francia nel sec. XVII il possesso di Breisach parve essere decisivo; e perciò la fortezza dovette essere ceduta alla Francia nella pace di Vestfalia del 1648. Luigi XIV, quasi mezzo secolo più tardi, fece costruire dal Vauban a Neu-Breisach, sulla riva sinistra del Reno, nuove fortificazioni. Per la pace di Rachstadt (1714) Breisach fu retrocessa all'Austria; attorniata da nuove fortificazioni, vide decadere la sua importanza militare durante la guerra di successione austriaca; da Austriaci e da Francesi, fra gli anni 1741-1744, le fortificazioni della città furono demolite. La distruzione completa delle fortificazioni avvenne nel 1793 per opera dei Francesi. In base alla pace di Lunéville (1801) l'Austria dovette bensì cedere la città ad Ercole III duca di Modena, ma già nell'autunno del 1803, morto il sovrano senza prole, ricadde all'Austria a titolo d'eredità, per essere ceduta due anni più tardi nella pace di Presburgo, col resto della Brisgovia, al margraviato di Baden. Nella guerra franco-prussiana del 1870 la città ebbe a soffrire, durante il novembre di quell'anno, perché bombardata dall'altra riva del Reno da Neu-Breisach, allora in mano dei Francesi.
Bibl.: Rosman e Ens, Geschichte der Stadt Breisach, Friburgo 1851; E. Martin, Die Zerstörung Brieisachs durch die Franzosen 1793, Friburgo 1874; A. Clorer, Breisach, seine Vergangenheit und Gegenwart, Breisach 1883.