ΒRAΖΖA (Brattia, in croato Brač)
La più grande isola della Dalmazia, menzionata dal Periplo dello Pseudo-Scilace (IV sec.) e poi da storici greci e romani come una delle pròterai del Sinus Manius (Maniòs kòlpos).
All'epoca neolitica risalgono le prime forme di vita, caratterizzate da culture litiche con abitati di pastori sulle alture («gradine») nelle zone centrali dell'isola. I primi contatti col mondo greco iniziano già prima della colonizzazione, probabilmente nel sec. VI, come dimostrano gli oggetti di importazione greca: cnemidi e due elmi corinzi (Vičja Luka vicino a Ložišće). Né le fonti scritte, né i documenti archeologici, né la tradizione offrono prove, per questa fase, di una vera e propria colonizzazione su B.; i resti di un abitato situato nel centro dell'isola sembrano suggerire, invece, che l'intervento greco si verificò solo poco dopo la colonizzazione di Issa (Vis) e di Pharos. Probabilmente le fortificazioni identificate in località Škrip, in grossi blocchi poligonali, si devono interpretare come sede di un piccolo presidio militare, composto dai φύλακες (custodes) della mano d'opera servile nelle cave. In epoca romana gli abitanti autoctoni erano dediti all'allevamento: il nome B. difatti viene collegato da molti con brettos, Brind/Brentesion, mentre Plinio (Nat. hist., III, 152) scrive che l'isola era capris laudata. Le villae rusticae dei possidenti romani sorgevano nelle valli della costa settentrionale, ed erano centri di produzione del vino e dell'olio. Nel tardo impero nelle stesse valli appaiono basiliche paleocristiane. All'inizio del IV sec., una torre delle mura di Škrip viene trasformata in mausoleo, destinato probabilmente alla sepoltura dei membri della famiglia di Diocleziano che erano stati confinati, in quanto cristiani, nelle locali latomie: secondo Lattanzio, qui furono decapitate la moglie di Diocleziano, Prisca, e sua figlia Valeria. Secondo Tommaso Arcidiacono, molti profughi di Salona si rifugiarono nell'isola all'epoca dell'arrivo degli Slavi in Dalmazia.
Bibl.: D. Rendić Miočević, Da li je na Braču bilo grčkih kolonija? («Sono esistite a Brazza colonie greche?»), in Brački Zbomik, IV, 1960, p. 64 s.; id., Kultumi spomenici otoka Brača («Monumenti culturali dell'isola di Brazza»), Zagabria 1960; D. Vrsalović, Povijest otoka Brača («Storia dell'isola di Brazza»), Supetar 1968; P. Šimunović, Toponimija otoka Brača («Toponimia dell'isola di Brazza»), Supetar 1972; A. Faber, M. Nikolanci, Škrip na otoku Braču - naselje i spomenici prehistorijskog i antičkog doba («Škrip sull'isola di Brazza - monumenti dell'epoca preistorica e antica»), in Prilozi. Centar za provijesne znanosti Sveučilišta u Zagrebu, Odjel Za arheologiju, II, 1985, ρ. 1 s.; M. Suić, Prilog toponomastici otoka Brača («Contributo alla toponomastica dell'isola di Brazza»), in Brački Zbomik, XV, 1987, p. 189 s.
(Suić)