BRAY (A. T., 32-33-34)
Si dà il nome di Pays de Bray a una piccola regione naturale, la quale forma press'a poco il confine della Piccardia e dell'Alta Normandia. Si tratta d'una depressione allungata perpendicolarmente alla costa della Manica, per una lunghezza di 90 chilometri da Beauvais a Dieppe, con una larghezza massima di 17 chilometri. Più volte è stato segnalato il contrasto ch'essa presenta con gli altipiani di Piccardia e con quelli del Pays de Caux, dai quali è limitata al S. e al N. Accanto a quelle terre alte, molto ondulate, asciutte e senz'alberi, occupate tutte quante da campi arati, con numerosi e grossi villaggi, il Pays de Bray si presenta come un paese accidentato da una quantità di piccole valli, ricco di sorgenti e di corsi d'acqua, cosparso di boschi non molto estesi, con un suolo umido occupato in gran parte da pascoli, suddiviso in campicelli cinti da siepi e ricchi d'alberi, con innumerevoli fattorie isolate e senza grossi villaggi o città importanti. Tali caratteri sono dovuti alla struttura geologica, rivelata dall'erosione. Gli strati poderosi di creta, che formano gli altipiani piccardi e normanni, sono stati sollevati da un anticlinale alquanto accentuato, che l'erosione ha smantellato scoprendo gli strati del Cretacico inferiore. In quelle sabbie e argille mobili il lavoro di scavo ha progredito rapidamente facendo indietreggiare la cornice di creta e sviluppando la grande depressione del Bray.
Probabilmente il Bray fu in antichi tempi coperto da un'immensa foresta, che la colonizzazione cominciò a far scomparire soltanto nel Medioevo, lasciando intatti alcuni boschi d'una certa estensione. Nel passato hanno avuto grande importanza le colture dei cereali, mentre adesso l'allevamento del bestiame sta divenendo la base di tutta l'economia rurale. Famose sono le fiere di cavalli e di bovini, che si tengono nel Bray; i burri e i formaggi di Gournay vengono spediti ogni giorno a Parigi, a Beauvais, ad Amiens e nei paesi del nord.
Bibl.: A. de Lapparent, Le Pays de Bray, in Mém. du service de la Carte géol. de France, n. 1, Parigi 1878.