KREFT, Bratko
Drammaturgo e critico sloveno, nato a Maribor l'11 febbraio 1905. Formatosi a Vienna ed a Lubiana, ha soggiornato a lungo in Austria, Germania, Francia e Cecoslovacchia. Dopo la guerra si è occupato principalmente di lavori di regia a Lubiana.
Nella sua vasta opera figurano numerosi saggi, quali Shakespeare in Puškin ("Shakespeare e Puškin", 1952), O Dostojevskom ("Intorno a Dostoevskij", 1956), e Portreti ("Ritratti", 1956); prose, tra cui Povesti nekdanjih dni ("Novelle di giorni passati", 1950), aventi un'impronta prettamente sociale, ed infine i drammi Celjski grofje ("I conti di Celje", 1932), Kreature ("Le creature"), rappresentato nel 1935 e stampato nel 1948, Velika puntarija ("La grande ribellione"), stampato nel 1937 ma rappresentato solo nel 1948, e Kranjski komedianti ("I comici carniolani", 1946). Tra questi lavori il terzo, che rievoca le fasi finali dell'insurrezione contadina sloveno-croata del 1573, è indubbiamente l'opera più significativa del teatro sloveno dopo J. Cankar. Il K. possiede una salda padronanza della tecnica drammatica ed è esperto nell'arte di ricreare con spirito realistico gli episodî storici che descrive.
Bibl.: A. Slodnjak, Geschichte der slowenischen Literatur, Berlino 1958.