BRAŞOV (ted. Kronstadt; ungh. Brassó; A. T., 79-80)
Città della Transilvania (Romania), la più importante dal punto di vista economico, situata in bella posizione a 502 m. s. m., sui pendii settentrionali delle Alpi Transilvaniche, che a SE. la dominano col M. Peatra Mare (1844 m.) e a S. col M. Omu (m. 2506). È costituita da una parte interna, il quartiere commerciale, e da tre sobborghi, abitati rispettivamente da Tedeschi, da Romeni e da Ungheresi, quasi uguali per numero. La popolazione totale della città è di forse 50.000 ab. (34.500 nel 1900). I suoi commerci sono stati sempre molto attivi, specialmente con la Valacchia, data la vicinanza di passi assai frequentati (Bran, Predeal, Bodza, Oituz, ecc.). La posizione della città è favorevole all'affluire delle materie prime (legname, pelli, lana, ecc.) necessarie ad alcune industrie; Braşov, quindi, è anche una città industriale, e possiede filande, concerie, fabbriche di carta, di cemento, raffinerie di petrolio e fabbriche di caratteristici oggetti in legno. Essa è collegata, mediante rapide vie di comunicazione, con gli altri centri principali della Transilvania e della Valacchia (vi passa, fra l'altro, la ferrovia Budapest-Bucarest): questo ha fatto sì che divenisse anche un centro di villeggiatura frequentato specialmente dai Valacchi.
Bibl.: H. Slanar, Kronstadt, in Mitt. geogr. Ges. Wien, 1924, pp. 224-230; H. Zillich, Kronstadt, Braşov 1925; N. Orghidan, Excursiuni în imprejuràrile Braşovului, in Anuarul al Lic. de fete Princ. Elena, Braşov 1925, pagine 10-66.
I monumenti più notevoli sono il Castello, del 1553, ultimo avanzo delle fortificazioni della città; il tempio protestante, chiamato la "chiesa nera" per le mura annerite dal grande incendio del 1689, il più bell'edificio gotico della Transilvania, costruito dal 1385 al 1425; il monumento al riformatore Johann Honter, il palazzo di città, costruito nel 1420 e restaurato nel '700.
I Cavalieri teutonici, chiamati dai sovrani ungheresi, fondarono Braṣov nel 1211, dandole : l nome di Corona (da cui Kronstadt). Cacciati nel 1225, la città rimase sede dei coloni sassoni. Nel 1542 Johann Honter la convertì al luteranismo e vi fondò la prima stamperia di Transilvania. Braşov resistette vigorosamente agli assalti di Gabriele Báthory negli anni 1611-13. Ebbe molto a soffrire dagli Austriaci, quando questi conquistarono la Transilvania, specialmente per opera delle soldatesche di Antonio Caraffa, nel 1689; tuttavia essa risorse ben presto. Dal marzo al luglio 1849 fu assediata dagli Ungheresi al comando del generale Brem. I Romeni la occuparono tre giorni dopo la dichiarazione di guerra all'Austria, il 29 agosto 1916, ma ben presto ne furono sloggiati dal generale Falkenhayn, dopo la battaglia del 6-8 ottobre. Il trattato del Trianon (4 giugno 1920) l'ha attribuita, con la Transilvania, alla Romania.
Bibl.: I. Bogdan, Documente ṣi regeste privitoar relaţiile Ţarii-Românesti cu Braşovul şi Ungaria, in secolul XV şi XVI, Bucarest 1902; id., Docum. şi regeste relaţiile Ţarii-Românesti Braşovul şi Ţara Ungureasca, Bucarest 1905, I.