Nobile genovese (m. 1325 circa), visse lungamente in Sardegna per avere sposato la figlia del giudice di Logudoro Michele Zanche, prima amico, poi avversario degli Aragonesi. Nel 1275 uccise, per succedergli, il suocero, ospite in un suo castello. Dante lo colloca nella Tolomea, fra i traditori degli ospiti (Inf. XXXIII, 137 segg.).