BRAMATI
Fratelli disegnatori, incisori, calcografi, "i più fecondi nel campo delle vedute e dei rilievi architettonici" (Arrigoni), operosi a Milano nella prima metà del sec. XIX. Il genere di attività loro comune e una certa uniformità nell'indirizzo artistico e nei soggetti trattati, il ripetersi dei temi dell'ambiente milanese non consentono facilmente di scindere la parte avuta da ciascuno quando le stampe portino la sola firma "Bramati", "Bramati inc.", "Fratelli Bramati acqu." ecc.
Antonio (Vaprio, 4 ag. 1799-Milano, 8 giugno 1875) nel 1828 è presente all'Esposizione di Brera con due disegni - Interno del Pantheon e Interno di una reggia - e un acquerello: Interno del tempio di Tentyris in Egitto.
Giuseppe (Vaprio, 3 dic. 1795-Milano, 19 marzo 1871) studiò a Brera, riportando premi nel 1812, 1815 e 1816 per disegni.
Luigi(propriamente Andrea Luigi, Vaprio, 28 sett. 1801-Milano, 30 sett. 1860) fu a Brera, vincendo premi nel 1820 e 1824. Collaborò alle Opere dei grandi concorsi premiati dalla I. R. Accademia di Milano di G. Aluisetti e altri (1847); con G. Cassina e A. Sidoli collaborò alle sette tavole raffiguranti L'ospedale maggiore di Milano (1881);con il fratello Antonio e con F. Citterio tradusse in acquatinta Gli ordini di architettura civile di M. Iacopo Barozzi... disegnati e incisi da Dom. Brusa.
Giuseppe lavorò da solo, spesso con Antonio e più ancora con Luigi e altri incisori milanesi coevi, ricercato dai migliori editori milanesi fra cui gli Artaria; rispetto ai fratelli, ebbe un campo di attività più vasto, perché oltre all'incisione in nero e a colori si specializzò nell'acquatinta e trattò soggetti diversi: dalle vedute architettoniche a quelle celebrative, dai disegni di ornato alle riproduzioni di opere di artisti contemporanei e forse ai ritratti. Nel 1820 circa collaborò alla Raccolta delle migliori fabbriche,monumenti e antichità di Milano. Nel 1821 aggiungeva le figure nella Storia e descrizione del duomo di Milano..., di G. Franchetti, con disegni e incisioni per la parte architettonica di F. e G. Durelli; nel 1823 disegnò e incise con L. Rupp alcune tavole del Duomo di Milano..., di F. Artaria e l'anno dopo altre per i Monumenti sacri e profani della... basilica di S. Ambrogio, di G. Ferrario. Nel 1837 sposò Giuditta Cassina.
Dai cataloghi delle collezioni del Castello Sforzesco (1931, 1932, 1939) è facile ricostruire parte della produzione dei fratelli B. che è conservata anche nella raccolta delle stampe (Fondo Palatino) e in quella libraria della Biblioteca Nazionale di Firenze oltre che nella Braidense di Milano.
È dubbio se Antonio abbia avuto parte nelle dieci tavole con l'Arco di Costantino (da dis. di Turconi, incise in collaborazione con il Cassina; più volte e con date diverse, ancora nel 1881, ristampate), nelle cinque tavole col Tempio di Bacco (da dis. del Turconi, e incise in collaborazione con Angelo Brusa), nel Monumento di Alessandro VIII nella basilica vaticana (da dis. di F. Garzoli) e nel Matrimonio per procura in nome di Napoleone fatto dal principe di Neuchâtel con Maria Luisa (1809). Altrettanto difficile stabilire quale Bramati abbia dato S. Maria presso S. Celso per la Raccolta delle migliori fabbriche,monumenti e antichità di Milano (1820), ildisegno della Cappella Trivulzio (inc. da Locatelli e D. Bordiga) per le Famiglie celebri italiane di Pompeo Litta (1820 c.), abbia inciso il Sipario del Teatro alla Scala (1821, da invenz. di A. Monicelli), la Cappella di S. Aquilino in S. Lorenzo (da dis. di Carlo Amati, incisa con Castellini) per le Antichità di Milano di Carlo Amati (1821), il Monumento eretto nel giardino dell'oratorio di S.Ambrogio (1823 c., da dis. dell'arch. Chiappa), il Sipario del Teatro Filodrammatici (1824), il Monumento ad Andrea Appiani in Brera, (posteriore al 1826, da dis. di G. Moraglia), Lapide a Barnaba Oriani (1830 c., pure da disegno del Moraglia) e abbia rifinito all'acquatinta alcune vedute milanesi, di cui un Bramati disegnò le figurine e che L. Rupp incise intorno al 1830. Altrettanto si dica per due versioni della Galleria De Cristoforis (una in collaborazione con A. Angeli, 1832, l'altra, pressoché coeva, in collaborazione con L. Rupp), per l'Ortografia del monumento alla memoria di Giuseppe Longhi (1834, in collab. con Cassina), per Veduta della chiesa di Rho (1834, G. Aluisetti inv-Santino Casorati dis.), per Carnovale di Milano,Festa da ballo e una copertina per musica Teatro alla Scala-Carnovale di Milano (1835 c., entrambe da dis. di un Bramati), per sette tavole con lo Studio di scultura di Pompeo Marchesi (1837-1838, da dis. del Rinaldi, incise con G. Carattoni e Citterio), per Incoronazione di Ferdinando I (da dis. di A. Sanquirico, acquatinta), per Ponte sul Naviglio (1838 c., da dis. di Rajnoni), per la collaborazione alle Tombe e monumenti illustri d'Italia (1840c.), per l'Enciclopedia artistica italiana di G. Berta (1842), per varie vedute milanesi edite da Antonio Bossi, spesso con titoli in più lingue intorno al 1850, per i Monumenti di Milano di V. De Castro (1868-1870, poi rist. nel 1881, acquetinte) e per otto tavole con l'Arco della Pace (1868, in collab. con il Cassina).
La maggior parte delle tavole per Il Duomo di Milano rappresentato in sessanta tavole..., Milano, Vallardi, 1863, sono state incise tra il 1840 e il 1850 da Giuseppe e dai fratelli (per la storia di questo volume - riedito con sessanta tavole s.d. e poi con sessantaquattro, Milano 1871, Como 1871, anche in francese con settanta tavole 1871, 1883, 1888 - cfr. P. Arrigoni, 1970). Nelle collezioni del castello a Milano è conservata una serie di disegni acquarellati dal vero per il duomo: sono firmati dai tre fratelli e datati agli anni 1856-1868.
Fonti eBibl.: P. Arrigoni, Milano nelle vecchie stampe, II, Milano 1970, pp. 8 (con i dati anagrafici), 81; A. Caimi, Delle arti del disegno...nelle provincie di Lombardia..., Milano 1862, p. 141; A. Monti-A. Bertarelli, Tre secoli di vitamilanese, Milano 1927, ad Indicem;P. Arrigoni-A. Bertarelli, Piante e vedute della Lombardia conservate nella raccolta delle stampe..., Milano 1931, ad Indicem;Id., Le stampe storiche conservate..., Milano 1932, ad Indicem;Id., Piante e vedute di Roma e del Lazio conservate..., Milano 1939, ad Indicem;Libreria antiquaria Lang, Ritratti italiani nella raccolta CicognaraMorbio (catal. XVIII), Roma s.d., n. 1892; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 521 (sub voce Bramati, Antonio); R. Servolini., Diz.degli incisori ital. moderni, Milano 1955, p. 117 (con bibl.).