Bragg Sir William Henry
Bragg 〈brèg〉 Sir William Henry [STF] (Wigton, Cumberland, 1862 - Londra 1942) Prof. di fisica matematica nell'univ, di Adelaide (1886), poi in quella di Leeds (1909) e infine di Londra (1915). Insieme con il figlio William Lawrence (Adelaide 1890 - Londra 1971), prof. nell'univ. di Manchester (1919) e di Cambridge (1938), ebbe il premio Nobel per la fisica nel 1915 per le ricerche sulla diffrazione dei raggi X da parte di cristalli, e in partic. per avere realizzato (1913) il primo spettrografo a raggi X. ◆ [OTT] Angoli, condizione, equazione di B.: v. oltre: Legge di Bragg. ◆ [OTT] Diffrazione, o diffusione, alla B., o di B.: quella che è regolata dalla legge di B. (v. oltre). ◆ [FSD] Diffrazione multipla alla B.: v. raggi X, diffrazione nei cristalli dei: IV 743 d. ◆ [OTT] Equazione di B. modificata: la legge di B. (v. oltre) ove si tenga conto della dispersione: v. ottica dei raggi X: IV 364 d. ◆ [OTT] Legge di B.: se un fascio parallelo monocromatico (di luce, di raggi X o γ, o anche di elettroni, neutroni, ecc.), di lunghezza d'onda λ, incide su un reticolo cristallino, l'intensità del fascio diffuso dalla superficie del cristallo presenta dei massimi (picchi di B.) in corrispondenza di quei valori dell'angolo α che il fascio forma con i piani reticolari che soddisfano (angoli di B.) la relazione (legge, o condizione, o equazione, di B.): 2dsinα=nλ, con n=1,2,..., dove d è la distanza fra i piani reticolari (v. fig.); a tali angoli corrisponde l'interferenza costruttiva al massimo fra raggi riflessi da due piani reticolari; se è fissato l'angolo α, la legge data è soddisfatta per certi valori di λ, detti lunghezze d'onda di B.; in entrambi i casi, n è detto ordine della diffrazione. Le considerazioni sin qui fatte per la diffrazione per riflessione alla superficie di un cristallo s'applicano anche alla diffrazione attraverso una lamina cristallina: v. diffrazione della luce: II 146 f. ◆ [OTT] Legge empirica di B.-Kleeman: il rapporto tra i percorsi delle particelle alfa in due materiali diversi è all'incirca proporzionale alla radice quadrata del rapporto delle rispettive masse atomiche. ◆ [OTT] Lunghezze d'onda di B.: quelle che compaiono nella legge di B. (v. sopra). ◆ [OTT] Metodo, o teoria, di B.-Gray, o della cavità: metodo dosimetrico per raggi X e γ, e relativa teoria, consistente nel praticare nel materiale irradiato una cavità sufficientemente piccola da non alterare troppo le condizioni di irradiamento, e, al tempo stesso, capace di contenere una piccola camera di ionizzazione; il rapporto fra le indicazioni che la camera dà e quelle che darebbe se essa fosse completamente immersa nel materiale è collegabile al rapporto fra i poteri di arresto, per le particelle in esame, del materiale e dell'aria (o altro aeriforme) nella cavità, rispettiv.: v. metrologia in fisica medica e sanitaria: III 817 b. ◆ [OTT] Picchi di B.: i massimi d'intensità corrispondenti agli angoli di B. o alle lunghezze d'onda di B., secondo la legge di B. (v. sopra). ◆ [FAT] Regola di B.: regola empirica, secondo la quale il potere d'arresto di un materiale elementare, per una determinata particella di data energia, varia all'incirca come il numero atomico. ◆ [OTT] Relazione di B.: lo stesso che legge di B. (v. sopra). ◆ [OTT] Riflesssione alla B., o di B.: (a) generic., per un fascio monocromatico, quella regolata dalla legge di B. (v. sopra); (b) specific., è quella che si ha per un fascio policromatico; in virtù della legge di B. (v. sopra), avendosi valori diversi dell'angolo di B. α per le varie lunghezze d'onda, il fascio diffratto dal cristallo è fortemente disperso, mostrando il suo spettro.