braceria
s. f. Ristorante specializzato nella preparazione di pietanze cotte alla brace.
• La braceria recentemente inaugurata da Salumi di Carnia nella frazione di Luincis rappresenta il completamento della filiera della carne: un primo passo della catena che dall’animale al pascolo porta alla carne cotta in macelleria, senza aggravio di spese. (Gino Grillo, Messaggero Veneto, 29 settembre 2012, p. 37) • Vent’anni dopo l’affermazione a livello nazionale poi l’espansione anche all’estero con l’attuale denominazione, Cesare Fiorucci spa. Nel 2010 aveva 300 milioni di fatturato, contava oltre 500 dipendenti, otto reparti produttivi specializzati per prodotto (mortadelle, prosciutti cotti, salami, wurstel, arrosti, specialità stagionate, affettati e braceria), in più un centro ricerche per lo studio di nuovi prodotti anche nell’imballaggio e nelle tecnologie. Numeri già ritoccati negli ultimi anni e che, stando ai tagli annunciati, rischiano di un drastico ridimensionamento. (Unità, 18 aprile 2013, p. 9, Economia) • Infine, tra hamburger, olive all’ascolana, gnocchi fritti e farinate, prendetevi il tempo di una piccola degustazione di carne di pecora alle Bracerie di Strada. C’è il pane di pane di Pianella con il pomodoro pera d’Abruzzo, gli arrosticini, ma soprattutto una ottima entrecòte che in fondo non è per niente cibo da strada. ([Stefano] Cavallito & [Alessandro] Lamacchia, Repubblica, 23 settembre 2016, Bari, p. IV).
- Derivato dal s. f. brace con l’aggiunta del suffisso -eria1.
- Già attestato nella Stampa dell’8 luglio 1995, p. 36, Speciale Estate (A. Z.).
> bisteccheria, griglieria.