BOVES (A. T., 24-25-26)
Comune del Piemonte, in provincia di Cuneo. Il capoluogo, posto a 570 m. s. m., dista 8,8 km. da Cuneo in direzione S. ed è sull'importante linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia. Ha aspetto decoroso e vi è un osservatorio meteorologico impiantatovi fino dal 1874 da padre Denza. Il territorio (51,05 kmq.) è molto ben coltivato a cereali, patate, gelsi, viti, castagni; e vi si alleva pregiato bestiame. Vi sono fornaci da calce e da laterizî, filande di seta e di cotone. La popolazione del comune era di 10.733 ab. nel 1881, 10.137 nel 1901, 9218 nel 1911, 9741 nel 1921. Di essi 2883 avevano dimora nel capoluogo, 4538 in 10 frazioni, gli altri in dimore isolate. Gli statuti di Boves furono pubblicati a Torino nel 1573 e di nuovo nel 1703.
Nella chiesa parrocchiale vi è un bel pulpico in legno intagliato del sec. XVII; nell'attigua piazza una fontana del sec. XVI. Nella chiesa della Crociata è conservata una pila dell'acquasanta, in marmo, del sec. XVI. Altre chiese e case hanno ornamenti in cotto. Nei dintorni vanno ricordate la chiesa della Madonna dei Boschi con alcuni affreschi dei secoli XV e XVI, e la chiesa di S. Francesco pure con affreschi del sec. XV.
Bibl.: A. Mottini, Boves: memorie storiche, Torino 1894; Borelli, Bovesani illustri, voll. 2, Torino 1886-88, pp. 61 e 50.