Visionaria (Lilla 1616 - Franeker 1680), fin dalla giovinezza si credette chiamata a riportare il cristianesimo alla purezza primitiva. Sospettata dall'autorità ecclesiastica, visse randagia: a Gand (1662), a Malines (1663), dove pubblicò la prima delle sue due autobiografie (La parole de Dieu) e nei colloqui con C. de Cort (La lumière du monde) si persuase di essere la "nuova Eva" e la donna dell'Apocalisse chiamata a generare "figli" spirituali per combattere la Chiesa cattolica, regno dell'Anticristo; ad Amsterdam (1667), a Haarlem (1670), a Husum (Schleswig) ove impiantò (1672) una tipografia per la stampa dei suoi scritti, ad Amburgo (1676) ove la raggiunse P. Poiret, che ne pubblicò poi Toutes les oeuvres (1679-86, voll. 19) e a Lütelsburg (1677). Scrittrice efficace e fervida, anche se incoerente e confusa, ebbe seguaci e ammiratori.