BOUILLON (Buglione) (A. T., 44)
Città del Belgio meridionale, nella provincia di Lussemburgo. È in posizione molto pittoresca sulle rive del Semois, sotto un'altura rocciosa sulla quale sono ancora i resti del castello di Goffredo di Buglione; è vicina alla frontiera francese. Nel 1906 aveva 2721 ab., occupati generalmente nelle industrie locali, rappresentate da fabbriche di latta, forni da calce, concerie, sfruttamento di cave e delle vicine foreste. Una ferrovia a scartamento ridotto la unisce a Paliseul. Buglione, data la sua posizione, dovette sempre sostenere molti assedi, prima nell'alto Medioevo, e più tardi sotto Luigi XIV.
La contea, poi ducato di Bouillon. - Fin dal sec. VIII si trovano dei conti di B. installati in un castello sulla Semois, dominante la città omonima. Questa dinastia comitale prese, con Godilone (1023-1043), il titolo ducale, continuato da Goffredo III il Barbuto, da Goffredo IV il Gobbo e da Goffredo V, il celebre capo crociato Goffredo di Buglione (v.), che fu investito di questa terra nel 1093 dall'imperatore Enrico IV. Al momento di partire per la crociata (1095), egli vendette il ducato al vescovado di Liegi, che lo possedette per circa quattro secoli. L'occupazione della sede episcopale da parte della famiglia de la Marck, nel secolo XIV, apportò nel ducato quelle tremende guerre civili nelle quali domina la spaventosa figura di Guglielmo de la Marck, soprannominato il "cinghiale delle Ardenne" (1445-81), il quale tentò di secolarizzare i dominî di Liegi e fu decapitato per ordine dell'imperatore Massimiliano. Il nipote di lui, Roberto II de la Marck, disputò il ducato di B. al fratello Everardo, vescovo di Liegi, che poté ricuperarlo nel 1521 mercé l'appoggio di Carlo V. Ma il re di Francia Enrico II se ne impadronì nel 1552 e lo diede a Roberto IV de la Marck. Il trattato di Câteau Cambrésis, rese, nel 1559, il ducato all'arcivescovado di Liegi con certe riserve in favore della famiglia de la Marck, la cui discendente, Carlotta, sposò, nel 1594, Enrico de la Tour d'Auvergne, visconte di Turenna. Tanto costui, al quale passò il ducato, quanto il suo figliuolo Federico-Maurizio furono coinvolti, come possessori del principato di Sedan, negli avvenimenti politici dei regni di Enrico IV e Luigi XIII. Federico-Maurizio rinunziò, nel 1642, in favore dell'arcivescovado di Liegi, ai suoi diritti sul ducato di B. che nel 1676 fu occupato dalle truppe francesi, poiché il vescovo parteggiava per gli Spagnoli. Il ducato fu poi concesso da Luigi XIV al figlio di Federico-Maurizio, Goffredo Maria, e rimase nelle mani dei suoi discendenti fino al 1791, anno in cui, essendo morto l'ultimo dei La Tour d'Auvergne, fu incorporato alla Francia, alla quale rimase fino al 1815.
Bibl.: J. F. Ozeray, Histoire des pays, château et ville de Bouillon depuis l'origine du duché jusqu'à la Révolution de 1789, Lussemburgo 1827; 2ª edizione 1864.