BORNEO (VII, p. 496; App. II, 1, p. 438)
La parte indonesiana (Kalimantan) aveva 3.676.000 ab. nel 1956 (4,3% della popolazione indonesiana, con una densità di 7 ab. per km2). La parte britannica era divisa come segue: Nord Borneo 389.122 ab. (262.000 Borneani, 92.856 Cinesi, 1794 Europei ed Eurasiatici, 31.872 altri); Sarawak 631.431 ab. (Daiachi di mare o Iban 197.945. Daiachi di terra 49.175, altri indigeni 30.541, Cinesi 189.826, Malesi 155.419, Europei 2106, altri stranieri 6419); Protettorato di Brunei 74.600 ab. (Malesi 36.500, Daiachi 2600, altri indigeni 19.000, Cinesi 14.000). Mancano città importanti; in Kalimantan, Balikpapan è il porto principale, con importazioni dall'estero per 1.535.682 t e dalle altre isole indonesiane per 329.969 t nel 1956, contro esportazioni per l'estero per 578.754 t e per le altre isole per 307.048 t; le navi in movimento erano 2506 con una stazza di 8240 t; Pontianak aveva un movimento di ben 3515 navi, ma la stazza complessiva era di sole 707 t, ed il commercio totale di sole 80.137 t per e dall'estero e 135.005 t per e dalle altre isole. Bandjarmasin aveva un commercio estero di 68.886 t ed un commercio interinsulare di 196.492 t nello stesso anno. Nel Nord Borneo la capitale Jesselton aveva 11.704 ab. ed il porto di Sandakan 14.499; la città di Brunei aveva 16.000 ab. e il centro petroliero di Seria 18.000.
Nel 1956 Kalimantan produsse 623.300 t di riso, 20.000 di mais, 377.000 di cassava, 30.100 di patate dolci, 160.200 di noce di cocco disseccata, 1600 t di pepe; dalle foreste si ottennero 334.697 m3 di legname, oltre a legna da ardere ed a carbone. La pesca marittima rese 80.000 t di pesce e quella interna 131.000; le barche erano oltre 14.000, e gli addetti quasi 30.000. Gli 8 impianti elettrici produssero 23.089.000 kWh. Kalimantan esporta pesce e noce di cocco a Giava, e ne importa riso, farina, zucchero, tessuti e cemento.
Storia e ordinamento. - La situazione nell'ex-Borneo olandese oggi indonesiano, non ha subìto variazioni negli ultimi dieci anni. Nel territorio di sovranità inglese il fatto politico più importante verificatosi in questi ultimi anni è stato la promulgazione, avvenuta il 29 settembre 1959, della prima costituzione scritta di Brunei e la stipulazione di un nuovo accordo tra il sultanato e la Gran Bretagna in sostituzione di quello del 1906. In base a tale accordo la Gran Bretagna continuerà ad avere cura della difesa e delle relazioni internazionali di Brunei, ma l'amministrazione di questo è stata separata da quella di Sarawak, e il residente inglese sostituito con un "alto commissario" come negli altri stati sovrani del Commonwealth. La costituzione prevede la creazione di un Consiglio esecutivo presieduto dal sultano; di un Consiglio legislativo presieduto dal primo ministro (chiamato Mantri Besar) nominato dal sultano; e di un Consiglio privato con la funzione di esprimere pareri in materia costituzionale, quantunque la decisione di eventuali controversie costituzionali spetti poi a un apposito tribunale uno dei cui membri deve appartenere a una delle nazioni del Commonwealth. La religione ufficiale del paese è quella musulmana e la lingua il malese che per cinque anni ancora sarà tuttavia affiancato dall'inglese.
Il progetto, ideato nel febbraio del 1958, di creare un unico organismo centrale con la funzione di presiedere alla difesa, agli affari esteri, alla sicurezza interna e alle comunicazioni di Sarawak, di Brunei e del Borneo Settentrionale Britannico, è stato per il momento abbandonato.
Al pari di altri paesi del sud-est asiatico, anche Borneo ha beneficiato grandemente del cosiddetto Piano di Colombo organizzato nel 1951 tra le nazioni del Commonwealth per provvedere a un sempre maggiore sviluppo economico dell'Asia meridionale e sudorientale.
Bibl.: Handbook of Sarawak, Kuching 1949; D. G. Hall, A history of South East Asia, Londra 1955; G. L. Harris (e altri), North Borneo, Brunei, Sarawak, Kuching 1956; Her Majesty's Stationery Office, Annual Report on Sarawak for 1956, Londra 1956; id., Annual Report on North Bornes for 1956, ivi 1957; M. G. Dickson, Sarawak and its people, Kuching 1957.