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BORNEO

di Ettore ANCHIERI - Luigi MONDINI - Adriano H. LUIJDJENS - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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BORNEO (VII, p. 496)

Ettore ANCHIERI
Luigi MONDINI
Adriano H. LUIJDJENS

Nel corso della seconda Guerra mondiale l'isola venne completamente occupata dai Giapponesi tra il dicembre 1941 e il febbraio 1942 e rimase in loro mano sino alla cessazione delle ostilità, fatta eccezione per il sultanato di Brunei e per la zona di Balikpapan nel Borneo olandese, dove le truppe alleate riuscirono ad effettuare alcuni sbarchi.

Le operazioni iniziali di sbarco furono effettuate dai Giapponesi, fra il 9 e il 15 dicembre 1941 sulle coste del Borneo settentrionale britannico, a Capo Lubang, a Miri e nell'isoletta di Labuan. Le scarse forze britanniche poterono opporre solo una debole resistenza al corpo di spedizione giapponese, che aveva assoluta superiorità di uomini e mezzi ed era appoggiato dall'aviazione e dai cannoni delle navi. Gli impianti petroliferi settentrionali caddero pressoché intatti nelle mani degli invasori che, il 27 dicembre, raggiunsero Kuching nel Sarawak, il 31 dicembre occuparono Brunei e l'11 febbraio, con uno sbarco a Sandakan, completarono la conquista del Borneo britannico. Lo stesso 11 febbraio 1942, i Giapponesi sbarcarono a Balikpapan, sulla costa sud-orientale, e a Bandjermasin, capitale del possedimento olandese. Ogni resistenza organizzata era praticamente cessata e reparti nordamericani, successivamente sbarcati nell'isola, diedero vita, unitamente agli Anglo-olandesi sfuggiti alla cattura, ad una forma di guerriglia, alla quale i Giapponesi posero termine, con una operazione di rastrellamento completata nell'ottobre 1942.

La riconquista dell'isola, presidiata da circa 24.000 Giapponesi, fu iniziata il 1° giugno 1945 da truppe australiane (9a divisione) e olandesi che sbarcarono a Labuan e, il 10 giugno, in tre punti diversi del litorale di Brunei, appoggiati dalla 13a forza aerea e dalla 7a squadra navale statunitense. Le truppe sbarcate si diressero subito a sud-ovest e occuparono Miri il 22 giugno. Il 12 luglio, la 7a divisione australiana, preceduta da un bombardamento aereo durato 15 giorni, sbarcò a Balikpapan, procedette verso nord-est, superò, in aspra battaglia, la tenace difesa dei Giapponesi e raggiunse la zona petrolifera di Samarinda. Al momento della resa del Giappone, un bombardamento aereo, premonitore dello sbarco, era in corso a Bandjermasin, e l'isola poteva considerarsi praticamente quasi del tutto riconquistata. Gli ultimi reparti giapponesi, nel Borneo settentrionale britannico, si arresero il 10 settembre 1945.

Il Borneo britannico (p. 497). - Nel dopoguerra importanti mutamenti di struttura venivano effettuati nel Borneo britannico. L'isola di Labuan, prima costituita in stabilimento separato, veniva riunita amministrativamente al Borneo settentrionale e quest'ultimo veniva ceduto, in data 15 luglio 1946, dalla Compagnia alla Corona britannica. Inoltre il sultanato di Sarawak il 20 maggio 1946 diveniva colonia britannica, con un atto di cessione da parte del sultano in cambio di un vitalizio. Tale atto di cessione fu approvato a scarsissima maggioranza (19 voti contro 16) dal Consiglio del sultanato. Il solo sultanato di Brunei non ha subito modifiche nel suo ordinamento.

Il Borneo olandese (p. 498). - Formerà uno stato negara degli Stati Uniti d'Indonesia (v. indie olandesi, in questa App.) col nome Negara Kalimantan. Il negara si comporrà dei sei daerah o territorî autonomi, dei quali quattro sono stati costituiti fino ad ora. Essi sono: a) il Borneo Occidentale (Kalimantan Barat) che corrisponde all'antica residenza omonima, con capitale Pontianak. Capo dello stato è il sultano Hamīd II. La popolazione nel 1930 era di 827.898 abitanti su un territorio di 147.211 kmq. Vi è un consiglio o parlamento di 40 membri (15 rappresentanti delle regioni autonome nella quale il daerah è diviso e cioè 15 per gli Indonesiani, 7 per i Cinesi, 2 per gli Olandesi, 1 per altre minoranze). I ministeri sono sei; b) il Borneo Orientale (Kalimantan Timoer) che forma un daerah federativo governato dal consiglio federale composto dai principotti di Kutei, Bulungan, Sambaliung, Gunung, Tabur e Pasir con consiglieri indicati dalle popolazioni. Sede del consiglio federale è Samarinda. Il daerah ha circa 400.000 abitanti; c) il daerah del Borneo sud-orientale (Borneo Tenggara) corrisponde all'antica regione di Pulu Laut unita con i territorî Pegatan, Tjantung e Sampanahan. Vi è un consiglio federale composto dai consigli delle quattro regioni, con sede a Kota Baru. Gli abitanti sono circa 100.000; d) l'interno della grande isola coi territorî Dajak e Dusun formano fin dal 7 dicembre 1946 il daerah Gran Dajak (Dajak Besar) con circa 350.000 abitanti. Le regioni di Bandjermasin e di Hulu Sungai, che sono state sotto l'influenza della repubblica indonesiana non si sono ancora costituite in daerah, e ciò ritarda la costituzione di una negara federativa del Borneo.

Fatta eccezione dei pozzi di petrolio a Tarakan, delle raffinerie di Balikpapan e degli impianti portuali di Bandjermasin, il Borneo Olandese non ha sofferto dalla guerra in modo rilevante. Per dati economici v. indie olandesi (in questa App.).

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Vocabolario
teledù
teledu teledù s. m. [da una voce malese]. – Nome indigeno del tasso malese (Mydaus javanensis), mammifero mustelide diffuso nelle isole di Giava, Sumatra e Borneo.
bruneiano
bruneiano agg. e s. m. (f. -a). – Del Sultanato del Brunei (Stato di Brunei Darussalam), dell’Asia sud-orientale, situato nel settore settentrionale dell’isola di Borneo. Come sost., abitante o nativo del Brunei.
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