Uomo politico e letterato (Madrid 1581 o 1582 - ivi 1658); gentiluomo di camera di Filippo IV, principe di Squillace per il matrimonio con donna Anna de Borja, fu dal 1615 al 1622 viceré del Perù, ove spiegò notevole attività nell'annientare i pirati e i filibustieri, nell'allargare le frontiere e nel riformare le istituzioni (creò il Tribunale del Consolato). Fondò la città che prese il nome dallo zio del B., s. Francesco Borgia. Fu anche poeta, tenuto in altissimo conto dai contemporanei: insipido e manierato nel poema eroico Nápoles recuperada por el rey don Alonso (1651), imitazione del Tasso; di fresca vena invece e di sana misura nei sonetti, nelle epistole morali e nelle liriche.