Scrittore serbo (Vranje 1876 - Belgrado 1927). In racconti e romanzi ambientati nella natia Vranje ritrasse personaggi combattuti tra l'amore, i vincoli della morale corrente e le necessità economiche, sullo sfondo dei conflitti sociali della Bosnia appena liberata dal dominio turco. Grande fama ebbero il dramma cantato Koštana (1902) e il romanzo Nečista krv (1910; trad. it. Sangue impuro, 1928), nei quali analizzò con finezza la condizione della donna, il rimpianto per la gioventù che finisce, l'ossessione erotica, con una scrittura in cui si fondono elementi romantici, naturalistici e simbolistici. Scrisse anche racconti (Stari dani "Vecchi giorni", 1902).