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SAKLIN, Boris

di Francesco Zippel - Enciclopedia dello Sport (2005)
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ŠAKLIN, Boris

Francesco Zippel

Unione Sovietica • Ièim (Russia), 21 gennaio 1932 • Specialità: Salto del cavallo, Concorso generale, Parallele, Anelli, Cavallo con maniglie, Sbarra

Espressione massima della scuola sovietica, Šaklin è stato uno dei più importanti atleti degli anni Cinquanta e Sessanta. Allenato da Aleksandr Mièakov, lo stesso della campionessa Larisa Latynina, Šaklin è divenuto ben presto un atleta completo, capace di eccellere in ogni specialità. Terminati gli studi all'Isitituto di cultura fisica di Kiev, Šaklin esordì nel 1953 ai campionati nazionali sovietici. L'anno seguente ottenne la medaglia d'oro (concorso a squadre) e poi quella d'argento (sbarra) ai Mondiali, per poi vincere nel 1955 agli Europei 4 ori (parallele, sbarra, concorso generale, cavallo con maniglie). Le sue prime due vittorie olimpiche (concorso a squadre, cavallo con maniglie) risalgono all'edizione di Melbourne (1956), mentre due anni più tardi centrò una straordinaria 'cinquina' (concorso a squadre e generale, cavallo con maniglie, parallele, sbarra) ai Mondiali. Nel 1960 si confermò alle Olimpiadi di Roma, dove conquistò 4 ori (concorso generale, parallele, salto del cavallo, cavallo con maniglie), 2 argenti (anelli, concorso a squadre) e un bronzo (sbarra). Agli Europei del 1963 conquistò 4 argenti (concorso a squadre, cavallo con maniglie, anelli, parallele) e 2 bronzi (concorso generale, salto del cavallo). Le Olimpiadi di Tokyo (1964) lo videro affermarsi nella sbarra, ottenere 2 argenti (concorso a squadre e generale) e un bronzo (anelli). La sua ultima medaglia è stata quella d'argento (concorso a squadre) ai Mondiali del 1966. Ritiratosi subito dopo, è diventato nel 1968 giudice internazionale.

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