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BLACHER, Boris

di Alberto PIRONTI - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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BLACHER, Boris

Alberto PIRONTI

Musicista tedesco, nato a Newchwang (Cina) il 6 gennaio 1903. Intrapresi gli studi musicali a Reval in Estonia e poi in Siberia, dove risiedette dal 1914 al 1920, li completò a Berlino, dal 1922 al 1926, sotto la guida di Friedrich E. Koch. Negli anni 1938-39 insegnò al conservatorio di Dresda. Nel 1945 fu nominato direttore di Radio Berlino e nel 1948 professore di composizione alla Hochschule für Musik di Berlino, della quale nel 1953 divenne direttore.

Compositore di formazione strawinskiana, ha sviluppato uno stile asciutto e lineare, decisamente antiromantico, in cui a partire dal 1949 si sono inseriti procedimenti dodecafonici trattati con libertà; all'incirca nella stessa epoca egli ha introdotto il suo principio dei "metri variabili", consistente nel basare la costruzione ritmica di un pezzo su una serie di battute ognuna delle quali presenta una unità metrica in più della battuta precedente, per poi tornare indietro togliendo gradatamente una unità ad ogni battuta. La sua produzione comprende le opere Fürstin Tarakanova (1941), Die Flut (1946), Romeo und Julia (1947), Die Nachtschwalbe (1948), Preussisches Märchen (1952), Abstrakte Oper (1953), i balletti Fest im Süden (1947), Harlekinade (1940), Chiarina (1950), Hamlet (1950), Lysistrata (1951) Der Mohr von Wenedig (1955), i lavori vocali-orchestrali Der Grossinquisitor (1948) e Traüme vom Tod und vom Leben (1955), composizioni per orchestra, per complessi da camera, per pianoforte.

Bibl.: W. Harth, B. B. wurde 50 Jahre alt, in Melos (febbraio 1953), pp. 40-43 (con elenco delle opere).

Vedi anche
Hindemith, Paul Musicista tedesco (Hanau 1895 - Francoforte sul Meno 1963). Compositore, direttore d'orchestra e teorico della musica, la sua forte personalità è a tutt'oggi uno dei pilastri della musica contemporanea. Vicino all'espressionismo, maturò negli anni Venti del Novecento l'ideale antiromantico di una "musica ... Beethoven, Ludwig van Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e delle sue dolorose vicende esistenziali viene in primo piano. Con il suo lavoro, inoltre, la nuova coscienza ... Bartók, Béla Musicista ungherese (Nagyszentmiklós 1881 - New York 1945). Il linguaggio di B. si fonda su un originale rapporto fra la tradizione colta e i canti popolari che raccolse in Ungheria; successivamente egli spinse la sua arte verso conquiste più personali, diventando uno dei maggiori esponenti della musica ... mùsica da càmera In origine, musica eseguita nelle sale delle corti a divertimento dei principi (contrapposta alla musica di teatro o di chiesa) poi, in genere, quella per pochi strumenti e per poche voci, dal madrigale rinascimentale alla sonata in trio del periodo barocco fino al quartetto del periodo classico, ...
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    Enciclopedia on line
    Musicista tedesco (Niuchuang, Cina, 1903 - Berlino 1975). Studiò con F. E. Koch alla Hochschule für Musik di Berlino, dove poi fu professore di composizione dal 1948 e direttore dal 1953 al 1959. Influenzato inizialmente da Stravinskij, accolse in seguito procedimenti dodecafonici rielaborati attraverso ...
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