PIL′NJAK, Boris Andreevič
Pseudonimo dello scrittore russo B.A. Vogau, nato il 29 settembre (v. s.) 1894 a Možajsk, presso Mosca, da padre di origine tedesco-ebraica e da madre russo-mongola. Durante la rivoluzione percorse in lungo e in largo la Russia; nel 1922 fu in Germania e nel 1923 in Inghilterra. Il primo romanzo che segnò la sua via fu Golyjgod (L'anno nudo, 1922), descrizione realistica delle terribili caotiche condizioni della provincia sovietica in quell'epoca. Seguirono varî racconti e romanzi, tra cui Mašiny i volki (Macchine e lupi) e Tretja stolica (La terza capitale) e Mat′ syra-zemlja (Madre umida terra), che lo fecero considerare per qualche tempo il più originale scrittore delle nuove generazioni. Legato per cultura alla tradizione, come tutti i cosiddetti "compagni di strada" (poputčiki) di cui fece parte, P. cercò di dare tuttavia alle sue opere un sempre più accentuato carattere moderno, se non altro nella forma, che corrisponde al suo curioso modo di concepire il romanzo e i racconti, non come narrazione ma come monologhi e ragionamenti intorno ai fatti della narrazione stessa. Il P. ha scritto pure numerosi racconti ispiratigli dai suoi viaggi, sia in Russia sia all'estero. Del P. è stata tradotta in italiano una serie di racconti col titolo di Oltre le foreste, Torino 1929.
Bibl.: G. Gorbačev, Očerki sovremennoj russkoj literatury (Saggi di letteratura russa contemporanea), Leningrado 1924; A. Voronskij, Literaturnye tipy (Tipi letterati), Mosca 1927; A. Palej, Literaturnye portrety (Ritratti letterarî), ivi 1928; E. Lo Gatto, Letteratura soviettista, Roma 1928.