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LAVRENËV, Boris Andreevič

di Anjuta MAVER - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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LAVRENËV, Boris Andreevič

Anjuta MAVER

Scrittore, nato a Cherson il 17 luglio 1891, morto a Mosca il 7 gennaio 1981. Iniziò le sua attività (1913) come poeta, futurista prima, sotto l'influenza di Gumilëv e del movimento acmeista poi. Dopo il 1924 abbandonò la poesia per la prosa e il dramma. Appartenne al gruppo dei "Compagni di strada" (poputčiki). Temperamento romantico e ricco d'immaginazione, i suoi romanzi, i cui soggetti sono tratti dalla guerra civile, sono vivi, rapidi, concisi; nelle belle descrizioni e frequenti digressioni si nota l'influenza di Pil′njak (anch'egli "compagno di strada"), tuttavia L. non perde mai di vista il filo del racconto che procede stringato e dinamico.

Veter ("Il vento", 1924) è la storia di un marinaio che si stanca presto della vita civile e torna al fronte dove trova la morte. Del 1926 è il migliore e più noto romanzo di L., Sorok pervyj ("Il quarantunesimo") - da cui è stato tratto un noto film -, storia di una ragazza che combatte coi partigiani, attraversa con un gruppo di compagni steppe e deserti e dopo molte pene e peripezie si trova sola su un'isola deserta con un prigioniero "bianco" che le era stato affidato. I due giovani s'innamorano l'uno dell'altro, ma la ragazza ammazza l'amico quando giungono all'isola dei soldati zaristi, dato che aveva ricevuto l'ordine di non lasciar fuggir vivo il prigioniero. Ancora del 1926 sono il romanzo Mir v stëklyške ("Il mondo in un pezzetto di vetro") e i racconti Šalye povesti ("Racconti folli") ispirati alla vita quotidiana. Del 1927 sono i romanzi Rasskaz o prostoj vešči ("Storia di una cosa semplice") che narra di un vecchio bolscevico preso e fucilato dai "bianchi" dopo molte emozionanti avventure e Sedmoj sputnik ("Il settimo satellite") dal tono narrativo più lento e tranquillo. Anche i drammi di L. sono ispirati a episodî della rivoluzione e della guerra (Razlom, "La frattura", 1927; Za tech kto v more, "Per quelli che sono in mare", 1945, ecc.) ad eccezione di Golos Ameriki ("La voce dell'America", 1949, premio Stalin 1950), che è invece opera di propaganda antiamericana. Durante la seconda guerra mondiale L. ha scritto numerosi articoli politici e racconti propagandistici. Ediz.: Sobranie sočinenij, 6 voll., Char′kov 1928; P′esy, Mosca 1951; Izbrannoe, Mosca 1951.

Bibl.: O. Pojmanova, O Borise Lavreneve, in Pečat′ i Revoljucija, III (1927); A. Selivanovskij, Pod dvojnym vozdejstviem (Boris Lavrenëv), in Na Literaturnom postu, VIII (1929); V. Zalesskij, Satira - bez poščady, dramma - bez sentimentov, in Teatr, XI (1949); G. Grakov, V bitve za mir, in Svetskaja literatura na podëme, Mosca 1951.

Vedi anche
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