Borghese
Famiglia romana, originaria di Siena, ove è già nota fin dalla prima metà del 13° sec. con numerosi magistrati, ambasciatori, capitani e soprattutto giuristi. Fra i primi membri noti furono Agostino, ambasciatore presso l’imperatore Sigismondo, e Galgano, ambasciatore a Roma e (1456) a Napoli. Già ai primi del 16° sec. alcuni B. si trovano a Roma; ivi la famiglia si trasferisce per sottrarsi ai tumulti senesi, con Marcantonio I (1504-1574), che fu avvocato concistoriale. Il figlio suo Camillo, divenuto papa col nome di Paolo V, portò i B. fra le maggiori famiglie di Roma, creando i fratelli Francesco generale di Santa Romana Chiesa e Giambattista castellano di Castel S. Angelo, e colmando di ricchezze e onori i nipoti Marcantonio II e Scipione (1576-1633), che fu cardinale e grande mecenate. Marcantonio II (1601-1658), principe di Sulmona, marito di Camilla Orsini, divenne il maggiore dei proprietari fondiari del Lazio. La tradizione di alte cariche e di magnificenza fu proseguita dai cardinali Francesco (1697-1759) e Scipione (1734-1782), da Marcantonio III, viceré di Napoli, da Marcantonio IV (1730-1809), da Camillo (1775-1832), marito (1803) di Paolina Bonaparte. Morto Camillo senza prole (1832), capo della famiglia divenne il fratello Francesco (1776-1839), i cui figli si divisero i titoli aviti divenendo Marcantonio V (1814-1886) principe B., Camillo (1816-1902) principe Aldobrandini e Scipione (1823-1892) duca Salviati.