Figlio (Napoli 1824 - Parigi 1897) di Francesco I e di Maria Isabella di Spagna, fu, durante il regno del fratello Ferdinando II, capo dell'ultrareazionaria camarilla di corte, ma in seguito (1860), per ostilità verso il nipote Francesco II, si trasformò in liberale e patrocinò la formazione del ministero Liborio Romano e la concessione di una costituzione. Riaccostatosi ai gruppi reazionarî e accusato di preparare un colpo di stato, il 14 agosto 1860 fu mandato in esilio in Francia, dove si dedicò alla pittura.