BORBONE, Luigi di, conte d'Aquila
Politico e pittore, nacque a Napoli nel 1824 da Francesco I re delle Due Sicilie e da Maria Isabella; negli ultimi anni di regno del fratello Ferdinando II, fu comandante in capo della flotta napoletana; ma di fatto capeggiò l'ultrareazionaria camarilla di corte. Nel 1860, per ostilità verso il nipote Francesco II, si mutò in liberale, inducendo il re, d'accordo con l'ambasciatore francese Brénier, a formare il ministero Liborio Romano, e a concedere la nuova costituzione con l'atto sovrano del 25 giugno. Attribuitogli poco dopo un complotto reazionario e mire di un colpo di stato, venne esiliato in Francia il 14 agosto seguente. Fin da giovane aveva rivelato tendenze artistiche, studiando pittura con lo Smargiassi; amico degli artisti, aiutò a fuggire Saverio Altamura, condannato a morte per i moti d'Abruzzo. A Parigi si diede con assiduità alla pittura, esponendo in varî Salons e nella grande esposizione del '78. È ricordato soprattutto come marinista; ma la sua opera è oggi dispersa. Lo si può considerare un tardo discepolo della scuola di Posillipo, modificato dall'influsso dei paesisti francesi. Morì a Parigi il 5 marzo 1897.
Bibl.: R. De Cesare, La fine di un regno, voll. 2, Città di Castello 1909; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908.