Primogenito (m. 1438) di Giovanni, ebbe vita avventurosa: prigioniero dei Turchi a Nicopoli (1396), liberato sciupò in feste i danari raccolti per una spedizione che doveva guidare contro l'Inghilterra. Fautore dei Borgognoni, fu per un anno (1411-12) imprigionato dagli Armagnacchi; poi, rimasto vedovo di Beatrice di Navarra, sposò nel 1415 la regina Giovanna II di Napoli e, assunto il titolo di re, cercò di spadroneggiare nello stato. L'avventura napoletana di Giacomo si chiuse col suo imprigionamento, in seguito a una sollevazione popolare e con la connivenza della moglie, in Castel dell'Ovo (13 sett. 1416). Fu poi governatore della Linguadoca (1424), finché nel 1435, abbandonato il mondo, si fece frate e si ritirò in un convento di Besançon. Morto senza figli maschi, i suoi possessi furono portati dalla figlia Eleonora al marito Bernardo VIII d'Armagnac.