BORA
. Vento di NE. o E.-NE. che soffia con particolare violenza lungo le coste dell'Istria, della Dalmazia e nel Quarnaro.
Particolarità fondamentale della bora propriamente detta è quella di presentarsi con tutti i suoi caratteri anche senza gradiente. Essa è bensì vincolata a un determinato tipo isobarico, cioè ad una distribuzione di pressione caratteristica, ma è ugualmente legata alla struttura topografica della regione nella quale si manifesta. Questa è costituita dalla parte della costa dalmata e istriana che scende all'Adriatico con ripido pendio, formando, in certo modo, una diga che separa il mare dall'altipiano carsico e giuliano.
Quando un'area anticiclonica viene a stabilirsi nell'Europa centrale, espandendosi, con una striscia di alta pressione, sulla Dalmazia o, in generale, sul territorio che sta a oriente dell'Adriatico, l'aria fredda che così si accumula sugli altipiani, a un certo punto precipita verso il mare formando una corrente che soffia con raffiche violente di vento freddo ed asciutto. Il fenomeno si presenta di preferenza e con particolare intensità durante l'inverno, quando il contrasto tra la bassa temperatura dell'aria sul continente e quella relativamente elevata sopra la superficie del mare favorisce la produzione di uno squilibrio di pressione. Le raffiche intense si producono soltanto in vicinanza delle coste; a pochi chilometri al largo, come pure negli altipiani, la forza del vento è molto diminuita, per quanto sempre alta. Spesso l'anticiclone che domina sull'Europa centrale e orientale provoca un sensibile gradiente anche lungo le coste e su una parte più o meno estesa del bacino del Mediterraneo. In tal caso la bora presenta una maggiore uniformità e si rende sensibile anche su tutto l'Adriatico settentrionale e sulla parte orientale della valle del Po.
Quella finora considerata è detta bora anticiclonica o bora chiara ed è accompagnata da cielo sereno, atmosfera limpida, temperatura bassa, umidità scarsissima. Si chiama bora ciclonica o bora scura quella che si genera quando all'azione caratteristica dell'anticiclone si aggiunge quella di una depressione che venga a trovarsi tra l'alto o medio Tirreno e l'alto o medio Adriatico. Allora la bora è accompagnata da annuvolamento, piogge e, nell'inverno, nevicate.
La bassa temperatura dell'aria trascinata dalla bora sembra contrastare con il moto di discesa che essa subisce. Si sa infatti che una corrente d'aria dotata di una componente verticale diretta verso il basso, subisce un riscaldamento che è di circa 1° per ogni 100 m. di dislivello, e perciò quando fra due punti dell'atmosfera situati a livelli diversi esiste una differenza di temperatura minore di quella corrispondente ad un 1° per 100 m. di dislivello, una massa d'aria che scenda dal punto più elevato a quello più basso dovrà arrivare a quest'ultimo relativamente calda, cioè presentare una temperatura più alta di quella dell'aria preesistente. Ora, nella bora avviene precisamente il contrario: l'aria che essa porta sulle coste e sul mare determina un abbassamento di temperatura assai considerevole. Ma la contraddizione è solo apparente; perché le misure di temperatura eseguite sugli altipiani dai quali l'aria discende e sulle regioni sottostanti alle quali essa arriva, hanno provato che nella discesa l'aria realmente si riscalda, ma la sua temperatura di origine è tanto bassa rispetto a quella della regione nella quale arriva, che il riscaldamento dinamico non basta nemmeno a compensare la primitiva differenza di temperatura.