BOPPARD (A. T., 53-54-55)
Città della Germania, nella Prussia Renana, situata sulla riva sinistra del Reno, non lontana dal cosiddetto Vierseenplatz, 15 km. a S. della confluenza della Mosella, con 6540 ab. (1925). Essa palesa la sua origine di castello romano. Alla prima metà del sec. XIV risaliva il castello principesco sul Reno, di cui non resta che la pianta. Fra gli edifici sono notevoli il Templerhaus (Casa dei Templarî) in stile romanico tardo, l'Elzerhof e la casa Schwabach. Delle antiche fortificazioni della città rimangono solo pochi avanzi. Nel centro è la chiesa di S. Severo, una delle più importanti costruzioni romaniche del medio Reno. Iniziata al principio del sec. XIII, con matronei, fu coperta di vòlte nel 1225. Dopo la metà del sec. XIII ne fu costruito il coro. Notevole soprattutto nell'interno l'intera splendida decorazione murale, ad affresco, romanica. Importante è anche la chiesa, già del convento dei carmelitani, originariamente costruita a una sola navata da maestri di Colonia e poi, nel 1439, ampliata con una navata laterale a nord: ha ricchi stalli gotici, una Pietà del sec. XV e la mirabile tomba di Giovanni von Eltz e consorte, di Loy Hering (1548).
Bibl.: P. Clemen, Die romanische Monumentalmalerei i. d. Rheinlanden, Düsseldorf 1916; id., Rheinfahrt, Düsseldorf 1926; R. Klaphek, Eine Kunstreise auf dem Rhein von Mainz bis zur holländ. Grenze, Düsseldorf 1927.
Storia. - Di origine celtica (Baudobriga), fu munita da Druso di un castello, diventando, col nome di Boudobriga o Baudobriga stazione militare romana, difesa da presidio stabile. Sul Reno, quindi su una via commerciale importantissima, raggiunse, superati i secoli più oscuri, una certa prosperità: diventò fin dal 1236 città libera dell'impero, e a più riprese (1254 e 1278) entrò in confederazione con altre città renane, specialmente con Oberwesel e Coblenza, allo scopo di mantenere la pace minacciata durante i torbidi dell'interregno. Nel 1309, nonostante i suoi diritti, fu dall'imperatore Enrico VII data in pegno al proprio fratello, Baldovino, arcivescovo di Treviri; da allora in poi fece parte di questo stato ecclesiastico, i cui sovrani, con grande energia, nella prima metà del '300, seppero reprimere i tumulti tra le diverse classi della popolazione. La grande rivolta scoppiata contro l'arcivescovo Giovanni II di Baden finì con la vittoria assoluta del sovrano. Più ancora di altre parti di Germania, la città ebbe a patire durante la guerra dei Trent'anni. Del resto, i cittadini, come negli altri territorî ecclesiastici, fin verso la fine dell'800 non furono molestati troppo da tasse e simili gravami, e, generalmente, rimasero fedeli ai loro miti sovrani. Nel 1794 entrarono a Boppard gli eserciti rivoluzionarî francesi, nel 1801, con tutta la sinistra del Reno, la città venne sotto il dominio francese. Con gli altri possessi dell'arcivescovo di Treviri, Boppard, per deliberazione del congresso di Vienna, fu incorporata nel 1815 alla Prussia.
Bibl.: Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Alertumswiss., III, s. v. Baudobriga; Manskopf, Wanderbuch für Boppard und Umgebung, Bielefeld 1895, Klein, Geschichte von Boppard, Bielefeld 1909.