boom
Fase del ciclo economico caratterizzata da forte espansione dell’attività produttiva, in particolare da un tasso di crescita del PIL reale superiore a quello del trend. Caratteristiche tipiche delle fasi di b. sono: la rapida crescita della domanda aggregata (➔), trainata dai consumi privati, dagli investimenti, dalle esportazioni, ma anche dalla spesa pubblica; l’aumento delle importazioni di beni e servizi dall’estero; una disoccupazione bassa e decrescente, con conseguenti tendenze al rialzo dei salari monetari. In generale, nelle fasi di b. si incrementa anche la produttività del lavoro; se quest’ultima aumenta sufficientemente, il b. è compatibile con un rialzo sia dei salari reali sia dei profitti, con inflazione stabile. Quando, invece, la crescita dei salari e dei profitti desiderati è superiore all’aumento della produttività, con il b. economico si ha anche la salita dell’inflazione. Le fasi di b. sono di solito accompagnate da una forte crescita del valore delle attività finanziarie e del credito concesso dalle banche. Proprio tale espansione del credito consente alle famiglie e alle imprese di sostenere elevate spese per consumi e investimenti e alimenta un notevole rialzo dei prezzi immobiliari (bolla immobiliare; ➔ bolla), con conseguente b. dell’industria edilizia. Uno shock negativo al valore delle attività (una crisi di borsa), però, induce le banche a ridurre improvvisamente il credito (➔ credit crunch). Ne segue una forte contrazione dei prezzi immobiliari, dei consumi e degli investimenti e un aumento della disoccupazione che può trasformare bruscamente il b. in fase recessiva. Si parla in questi casi di boom-bust cycle.