BONZAGNA, Gian Federico, Gianfrancesco e Gian Giacomo
Orefici incisori di conî e medaglisti, di Parma.
Gianfrancesco (nato circa il 1470, morto il 1548) fu addetto alla zecca di Parma dal 1522: fece nel 1542 una mazza argentea per l'araldo del comune (Museo di Parma) e nel 1544 due candelabri per l'opera del duomo. Suoi figli furono Gian
Giacomo, nato nel 1507, e Gian Federico, conosciuto anche come Federico Parmense. Il primo era a Roma nel 1537 dove lavorava per Paolo III che nel 1546 lo nominò maestro di zecca a vita e gli conferì nell'anno successivo un canonicato. Ebbe poi a protettore il cardinale Alessandro Farnese, che gli commise delle oreficerie e gli procurò il favore di Giulio III. Per questo pontefice sembra che incidesse delle medaglie in occasione dell'apertura della Porta Santa nel giubileo del 1550 (sarebbero queste le sole medaglie che gli si possano attribuire); certo per lui dovette eseguire molti altri lavori (ori e argenterie da tavola, medaglie, sigilli) di cui si conoscono i pagamenti. Morì il 10 gennaio 1565.
Il fratello Gian Federico si era recato a Roma nel 1554 per aiutare Gian Giacomo; in questa città dovette eseguire numerose medaglie, soprattutto in occasione dell'inizio di lavori edilizî. Nel 1580 circa chiamò come suo aiuto suo nipote Lorenzo Fragni, e morì intorno al 1589. Le date delle medaglie da lui eseguite vanno dal 1547 al 1575: se ne conoscono più di 70 da lui incise per i pontefici del suo tempo da Paolo III a Gregorio XIII, per il cardinale Alessandro, per Pierluigi Farnese, e per altri; le sue medaglie, quasi tutte coniate, sono piccole, di poco rilievo e di scarsissima ispirazione e tengono più del tipo monetario, rivelando la decadenza di quell'arte ormai accentuata specialmente in Roma. Reca la sua sigla Δ, che appare anche nelle medaglie, un cammeo in onice della collezione Whitcombe Greene, con Ercole fanciullo che strozza i serpenti.
Bibl.: S. Lottici, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910; Sammlung des Freiherrn Adalbert von Lanna Prag, III, Medaillen und Münzen, Berlino 1911, n. 218; Burlington Fine Arts Club, Catalogue of a Collection of Italian Sculpture and Other Plastic Art of the Renaissance, Londra 1913, p. 140; A. De Rinaldis, Medaglie dei secoli XV e XVI nel Museo Naz. di Napoli, Napoli 1913, p. 65 segg.; G. F. Hill, Medals of the Renaissance, Oxford 1920, p. 95; G. Habich, Die Medaillen der ital. Renaiss., Berlino 1924, pp. 112 e 117.