BONO da Ferrara
Pittore operante alla metà del Quattrocento, fu dapprima discepolo del Pisanello, sotto il cui impulso dipinse il fine San Gerolamo, già nella raccolta Costabili e ora alla National Gallery di Londra: opera firmata e malamente messa in dubbio. Nel 1450 e nel 1452 il pittore (che alcuni ritengono anche medaglista, cosa che confermerebbe sempre più la dipendenza dal Pisanello) lavorava per gli Estensi, affrescando il loro palazzo di Migliaro, uno studiolo a Belfiore e un camino a Casaglia. Dopo lo vediamo a Padova, nella cappella Ovetari agli Eremitani, dipingere il S. Cristoforo traghettatore accanto al Mantegna: opera anche questa firmata e ormai sostanzialmente ispirata a Piero della Francesca; Il Battista e S. Prosdocimo della collezione Harris a Londra, segnano benissimo il trapasso a questa maniera. Era probabilmente lo stesso Bono Ferrarese che nel 1442 e nel 1461 affrescava nel duomo di Siena.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibliografia precedente); G. Fiocco, L'arte di A. Mantegna, Bologna 1927; A. Venturi, Il quadro attribuito a B. da F. nella Galleria nazionale di Londra, in l'Arte, XXV (1922), pp. 105-08.