DE BONINIS, Bonino
Tipografo-editore nato nel 1454 a Curzola in Dalmazia, sebbene si firmasse "de Ragusia"; fu ecclesiastico e decano del capitolo della cattedrale di Treviso. La sua prima opera conosciuta è il De divinis institutionibus di Lattanzio, che stampò a Venezia in unione con Andrea de Paltascichis da Cattaro (1478). In seguito passò a Verona dove stampò la Grammatica (1481) di Alessandro di Villedieu (de Villa Dei) ed altri libri fra i quali il più noto è il De re militari di Valturio, in italiano e in latino (1483, edizione che imita nella composizione e nelle silografie quella stampata pure a Verona nel 1471). Da Verona passò a Brescia, dove lavorò dal 1483 al 1491, pubblicando la maggior parte dei suoi libri, fra i quali In Somnium Scipionis di Macrobio (1483) dove usò, primo in Brescia, i caratteri greci, e la Divina Commedia (1487) che rappresenta la prima edizione del poema con illustrazioni silografiche. Negli ultimi anni del secolo si stabilì a Lione, dove si dedicò alle pubblicazioni di carattere religioso e al commercio librario che esercitò in società con Giorgio Serre, libraio di Avignone. Rimase a Lione fin dopo il 1511.
In tutte queste peregrinazioni, in Italia e fuori, fu al servizio di Venezia come informatore politico del Consiglio dei Dieci. Morì nel 1528.
Bibl.: G. J. Gussago, Memorie storico-critiche sulla tipografia bresciana, Brescia 1811; S. Gliubich, Dizionario biografico degli uomini illustri della Dalmazia, Vienna 1856; G. B. Giuliari, Della tipografia veronese, Verona 1871; M. Breyer, Prilozi k staroj iknjiževnosti i kulturnoj poviesti hrvatskoj (Contributi sull'antica letteratura e sulla storia cultur. croata), Zagabria 1904; G. Dalla Santa, in Nuovo archivio veneto, n. s., XV, t. XXX, i (1915), pp. 174-206; L. Donati, Bonino de Boninis stampatore, in Archivio storico per la Dalmazia, II, iii (1927), pp. 55-64; id., Alcune note su stampatori dalmati, ibid., II, iv (1927), pp. 55-63; id., Saggio di un'esplorazione del Gellio di Bonino de Boninis (Brescia 1485), ibid., III, iv (1928), pp. 181-198.