BONELLIA (dal nome F. A. Bonelli [v.])
Genere (Bonellia Rol.) dell'antico gruppo dei Gefirei, classe Echiuroidi (Gephyrea Armata), caratterizzato da un notevole dimorfismo sessuale.
La femmina infatti, lunga da 6 a 8 cm., ha il corpo distinto da una porzione globosa, contenente i visceri, munita di due uncini chitinosi situati ventralmente, e alla cui estremità posteriore si apre l'ano. Dall'estremità anteriore parte una lunga proboscide molto distensibile, che termina in due corte appendici lobate ed è ripiegata, come una gronda, lungo la sua superficie ventrale tappezzata da ciglia vibratili. La bocca si apre alla base della proboscide. L'intestino comunica con la bocca per mezzo di una faringe bulbosa e percorre il corpo compiendo numerose anse, terminando quindi nell'intestino anale ove sboccano le cosiddette vescicole anali, deputate probabilmente a funzioni di escrezione. Il sistema escretore consiste in un nefridio ampio, che secondo alcuni autori funziona anche da utero, in quanto sembra che le uova vengano ivi fecondate.
Il maschio adulto è molto più piccolo della femmina, dalla quale differisce notevolmente essendo non più lungo di mm. 1,5 e ricoperto, come un piccolo turbellario, di ciglia vibratili. Esso è assai aberrante dall'organizzazione tipica del gruppo al quale Bonellia appartiene; è privo di bocca e di ano e possiede un intestino rudimentale. Il maschio, che porta pur esso ventralmente un paio di setole uncinate, vive di regola ospite della femmina. Dapprima, quando ancora non è adulto, sta nella bocca e nell'esofago, poi si porta nell'apertura genitale della femmina e penetra nel nefridio dove feconda le uova.
La specie più conosciuta di questo genere è la Bonellia viridis Rol., così detta per il colorito verde dovuto ad un pigmento particolare, la bonelleina, da alcuni autori ritenuto simile alla clorofilla; è divenuta, in quest'ultimo ventennio, ben nota per le ricerche sulla determinazione del sesso principalmente per opera del Baltzer e del Herbst (v. sesso, determinazione del). Vive fra gli scogli o alla base dei ciuffi di posidonia, dai quali sporge con la lunga proboscide biloba. Nel golfo di Napoli, oltre a questa specie che vi si trova rara e che i pescatori napoletani chiamano cuniglie, vive la Bonellia fuliginosa Rol. (nap. cuniglie piccole) che si rinviene (Lo Bianco) più frequentemente nei fondi a coralline fino a 100 m. di profondità (v. anellidi e gefirei).