BONELLI, Michele, detto "il cardinale Alessandrino"
Nacque a Bosco in Piemonte il 25 novembre 1541. Entrò tra i domenicani nella Minerva in Roma verso il 1560, e insegnò teologia in Perugia (le sue lezioni mss. si trovano nella Laurenziana di Firenze). A venticinque anni fu eletto cardinale da Pio V, suo prozio. Influì molto con l'ingegno e la dottrina sul governo di quel papa; andò come legato in Francia, Spagna e Portogallo nel 1571, lasciando le memorie delle sue legazioni durate un anno, cioè il periodo della lega contro i Turchi che si concluse con la vittoria di Lepanto. Il B. ricevé, reduce dalla vittoria, Marcantonio Colonna a Porta Capena, conducendolo nella basilica Vaticana. Da lui furono intitolate a Roma, nel periodo di costruzioni, le due vie Bonella e Alessandrina, tra il Foro Romano e quello di Traiano. Continuò ad avere cariche importanti sotto i successivi pontefici, e influì molto sulla fondazione del collegio di S. Tommaso d'Aquino nella Minerva. Morì a Roma il 29 marzo 1598, ed ebbe nella Minerva un magnifico sepolcro, opera del Bernini.
Bibl.: P. Maffei, Vita di S. Pio V, Roma 1712; N. Fontana, De Romana provincia ord. praedicat., Roma 1670; id., Theatrum dominicanum, Roma 1666; J. Quétif e J. Échard, Scriptores ordinis praed., II, Parigi 1721, p. 306; A. Mortier, Histoire des Maîtres généraux de l'ordre des frères prêcheurs, Parigi 1921, V-VI, passim; L. v. Pastor, Storia dei Papi, trad. it., VIII, IX, X, passim.