GENELLI, Bonaventura
Disegnatore, pittore e incisore nato a Berlino il 28 settembre 1798, morto il 13 novembre 1868 a Weimar. Il fondamento della sua arte è da ricercarsi in un suo soggiorno a Roma (1822-1832) dove s'ispirò ad A. J. Carsten. Come nel maestro, la parte migliore della sua opera sono i disegni. Eseguì grandi composizioni cicliche ad acquerello, a penna, a lapis e a incisione, particolarmente interessanti per il contenuto. Aus dem Leben eines Wüstlings (Vita di un dissoluto), Aus dem Leben einer Hexe (Vita di una strega), Aus dem Leben einer Feenkönigin (Vita di una regina di fate). I cicli più noti sono i pirati alla Divina Commedia e a Omero. Con amore particolare sceglieva scene della mitologia antica. I suoi dipinti maggiori si trovano nella Galleria Schack a Monaco, avendo egli lavorato particolarmente per il suo fondatore. La maggior parte dei suoi acquerelli e schizzi sono all'Accademia di belle arti di Vienna, buone collezioni nella Galleria nazionale di Berlino e nel Museo di Lipsia.
Bibl.: H. Marschall, B. G., Lipsia 1912; H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstl.-Lex., XIII, Lipsia 1920; R. Oldenbourgh, in Kunst u. Künstler, XVIII (1920), pp. 459-67; B. Genelli, Aus. d. Leben eines Künstlers, Berlino 1922.