Genelli, Bonaventura
Pittore e disegnatore tedesco (Berlino 1798 - Weimar 1868); a Roma seguì la scuola di J.A. Carstens. A questa scuola dell'ellenismo tedesco, che si rifaceva anche al Koch, si debbono appunto riportare le sue rappresentazioni dantesche, prive di un approfondito studio della natura, che a sua volta non viene sostituito da uno studio della pura bellezza, ma da una notevole evidenza classica.
Eseguì dal 1840 al 1846 Trentasei contorni danteschi a Monaco di Baviera; e ivi furono pubblicati nel 1846-1852 in incisioni in rame di Herman Schütz da quello Stabilimento letterario artistico (altra ediz. del Jordan, Lipsia 1867). La rappresentazione delle forme è schematica e ricalca troppo da vicino il Carstens, come ad es. il demonio che soffia il vento nel canto V dell'Inferno. Sedici raffigurazioni riguardano l'Inferno, dodici il Purgatorio e otto il Paradiso, questo perché la prima cantica gli offriva maggiori possibilità di ritrarre quel mondo umano, che egli amava raffigurare nelle pose più ardite. Comunque tentò di dare ai suoi personaggi, come nel caso di Paolo e Francesca, un tenue colore romantico, onde la Commedia gli offrì un pretesto di trapasso, sia pure in forma assai vaga, dal suo classicismo all'imperante romanticismo. Ciò rafforza quel carattere tutto personale dell'arte del G., che per questa spiccata bellezza del nudo delle illustrazioni dantesche si colloca in un posto ben distinto nella storia dell'arte.
Questi Contorni indicarono nel G. il migliore esecutore degli scenari per il diorama che doveva accompagnare la Sinfonia dantesca, che Franz Liszt, per incarico della principessa Carolina Sayn-Wittgenstein, si accingeva a comporre. Si voleva rappresentare in forma visiva e musicale l'oltretomba dantesco con visioni dei tre regni eterni fino alla celestiale processione delle anime ascendenti verso le sfere superne e la mistica beatitudine. Questo grandioso disegno fu solo abbozzato, poiché la committente si ridusse in povertà per una serie di sventure e non potette quindi più dare corso all'impresa.
Bibl.- G.A. Scartazzini, D. in Germania: Storia letteraria e bibliografia dantesca alemanna, Milano 1881-83, 2 voll.; L. Volkmann, Iconografia dantesca, Lipsia 1897 (traduz. ital. a c. di G. Locella, Firenze 1898); G. Gabetti, D. e la Germania, Milano 1921; M. Koch, Dantes Bedeutung für Deutschland, Magonza 1921; T. Ostermann, D. in Deutschland 1416-1927, Heidelberg 1929; E. Hempel, B. G. - Umrisse zu Dantes Göttlicher Komödie, in " Deutsches Dante-Jarbuch " XXXIII (1954) 62-86; W.P. Friederich, Dante's Fame abroad 1350-1850, Roma 1950; W.W. Goetz, Deutsche Dante-Verlerger, in Dante. Gesammelte Aufsätze, Monaco 1958 (già in " Deutsches Dante-Jarbuch " XXVI [1946] 193-206).