MARTINI, Bon-Louis-Henri
Storico francese, nato a S. Quintino il 20 febbraio 1810, morto a Parigi il 13 dicembre 1883. La sua vita fu per la massima parte consacrata agli studî: solo nel 1871 entrò alla camera, in cui capeggiò la sinistra repubblicana secondo i principî da lui professati anche durante il Secondo Impero; dal 1876 fece parte del senato.
L'opera per cui il M. è diventato celebre, e ch'ebbe subito successo grandissimo, è l'Histoire de France, pubblicata sin dalla giovinezza, tra il 1833 e il 1836 (voll. 15), poi ripresa, perfezionata nelle singole parti sino all'edizione definitiva del 1855-60 (voll. 16). In essa si esprimono con grande continuità e chiarezza le due tendenze fondamentali del pensiero, politico e storico, del M., cioè la tendenza liberale e quella nazionale: particolarmente forte quest'ultima, per cui l'idéal vivant de la nationalité" era veramente il primo motore della storia del M., proteso a ricercare la vita nei varî secoli dell'anima francese, anzi dell'anima "gallica", celtica, ch'egli glorificava. Tale concezione d'insieme spiega il favore incontrato dalla sua opera: la quale poi, per altro verso, specie dal punto di vista metodologico e critico, offre il fianco a critiche serie. Tra le altre opere, notevoli quelle, di carattere soprattutto politico, di propaganda per l'idea nazionale, scritte fra il '59 e il '66: tra esse una su Daniel Manin (1859) e un'altra su L'unité italienne et la France (1861).