BOLZANO (VII, p. 358; App. I, p. 292; II, 1, p. 422)
Alla data del 4 novembre 1951 il comune contava 72.291 ab. presenti e 70.898 residenti. Di questi gran parte (67.653) nel centro vero e proprio e i pochi altri sparsi in piccoli nuclei con meno di 100 o anche di 50 ab., quindi del tutto trascurabili rispetto alla città. La popolazione è ulteriormente aumentata anche dopo il 1951 e al 30 giugno 1959 contava quasi 84.000 ab.
La rapida ricostruzione dei varî quartieri colpiti dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, la notevole ripresa edilizia che ha contribuito all'estensione e allargamento della città verso occidente e lungo le strade che si dirigono verso Merano e verso mezzogiorno, cioè verso la parte industriale, si spiegano con la notevole attrazione di Bolzano quale città capoluogo. Anche la organizzazione degli uffici provinciali e regionali a seguito dell'applicazione dell'ordinamento regionale ha contribuito all'aumento della popolazione. A ciò aggiungasi la ripresa del turismo interno, che si avvale del nodo di comunicazione di Bolzano per lo smistamento nella provincia e in parte anche verso la conca di Cortina, e del turismo dall'estero (Europa centrale e settentrionale in parte) il cui flusso transita per Bolzano.
Lo sviluppo della città è da ricollegarsi soprattutto alla creazione e allo sviluppo della zona industriale, che ha determinato il sorgere degli ampî quartieri residenziali, cui già si è fatto cenno. Altro aspetto nuovo della città è dato dal quartiere della Fiera campionaria internazionale, che apre i battenti annualmente in settembre e concentra nei suoi stands le più attive ed importanti manifestazioni dell'economia della regione. Con la istituzione della Regione Trentino-Alto Adige la provincia di B. si può identificare con l'Alto Adige (v., in questa App., anche per la controversia fra Austria e Italia).