BOLOGNA 417, Pittore della coppa di
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, operante verso la metà del V sec. a. C. Appartiene alla scuola del Pittore di Pentesilea, senza peraltro risentire altro influsso che in meri modi esteriori, dello spirito vigoroso e appassionato del maestro. Il Pittore della Coppa di Bologna 417 è un gretto, meccanico artigiano, che ripete insistentemente i suoi schemi di conversazione, con aggruppamenti spicci e non impegnativi. J. D. Beazley gli assegna circa 90 opere, coppe, sköphoi e pissidi, con predominanza assoluta delle prime. Una di queste, la coppa di Londra E 107, è opera di collaborazione tra il nostro artista e il Pittore di Londra E 777. Le sue figurine appuntite e angolose gesticolano in vani, futili incontri. Le sole creature sovrumane che appaiono nelle sue pitture sono alcune Nikai ed Eroti. Alla periferia dell'opera del pittore è stata collocata la piccola hydrìa di Genova con la nascita di Afrodite.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 280; id., Red-fig., p. 597 ss.