bollino etico
loc. s.le m. Certificazione di rispondenza a criteri di correttezza e al rispetto di parametri sociali.
• Un Polo quale centro di ricerca, di promozione e di formazione permanente, che sia atto a promuovere politiche culturali basate su di un’economia etica per valorizzare idee e non logiche di mercato. Un sistema di controllo che lanci l’idea di un «bollino etico» per stimolare buone pratiche agli enti teatrali e alle imprese dello spettacolo affinché si valorizzi il lavoro degli artisti, la tutela dei lavoratori e la qualità del prodotto artistico. (Angelo Laurino, Repubblica, 21 agosto 2011, Napoli, p. VII) • Shenzhen sta diventando il primo laboratorio sociologico sotto i riflettori mondiali. E non possiamo fare finta di non sapere: ecco di cosa parliamo quando parliamo di «esternalizzazioni». È possibile che ci siano posti peggiori in Cina, come in altri Paesi. Le conquiste non saranno facili e potrebbero anche servire per mettere dei bollini etici sui prodotti. (Massimo Sideri, Corriere della sera, 25 febbraio 2012, p. 57, Idee & opinioni) • Sarà perché c’è la coscienza che una situazione di sfruttamento così estrema è un vulnus per la regione e la nazione che l’ospita. Sarà che la vicenda del Ghetto potrebbe essere un esperimento pilota per la riemersione del lavoro nero. Sta di fatto che ora «nasce il bollino etico Equapulia dice ancora Vito Ferrante a chi sono interessate anche le due più grandi aziende di trasformazione pugliesi, FuturAgri e Princes, che lavorano il 15% della produzione di pelati, il resto va nel casertano. Ma anche con la Regione Campania stiamo lavorando perché le aziende che usano pomodori puliti possano usare il bollino». (Unità, 30 giugno 2014, p. 13, Cronaca Italia).
- Composto dal s. m. bollino e dall’agg. etico.
- Già attestato nella Repubblica del 13 luglio 2001, Genova, p. VII (Luigi Pastore).