bollettare
v. tr. o intr. Emettere bollette di pagamento.
• «È entrato in funzione il nuovo impianto di selezione che gradualmente andrà a pieno regime. Oggi il corrispettivo netto è di 395.000 euro a carico del Comune, al netto del contributo che ci viene riaccreditato dal Consorzio imballaggi per la carta e la plastica destinate a recupero, grazie al nuovo impianto di selezione entrato in funzione. Se analizziamo le utenze domestiche, il costo medio che viene “bollettato” per il servizio incide per un importo pari a circa 65 euro/anno per ogni abitante» (Alessandro Zanella intervistato da Marco Silvestri, Messaggero Veneto, 3 febbraio 2010, p. 6, Gorizia) • Onorevole [Bruno] Prestagiovanni, ma davvero le case popolari pagano come seconde case? «In virtù di una legge nazionale il Comune di Roma considera il patrimonio Ater come seconda casa e dunque applica l’aliquota del 10,6 per mille, alla quale tuttavia viene sottratta l’agevolazione prevista dal governo del 3,8. […] Si parla di almeno 34-36 milioni di euro. Una cifra assolutamente improponibile per un ente come il nostro che bolletta 74 milioni e incassa 55-58 milioni». (Susanna Novelli, Tempo, 22 maggio 2012, Cronaca di Roma, p. 3).
- Derivato dal s. f. bolletta con l’aggiunta del suffisso -are1.
- Già attestato nella Stampa del 1° giugno 1991, p. 40, Alessandria e Provincia.