bolla edilizia
loc. s.le f. Speculazione sui prezzi delle costruzioni edili, che raggiungono livelli insostenibili per i percettori di redditi medi, i quali non risultano più in grado di accedere ai mutui fondiari o di onorarne la restituzione; tale fenomeno è generalmente destinato a produrre la svalutazione dei prezzi degli immobili e a esaurirsi in un arco di tempo relativamente breve.
• Nella Spagna di [José Luis Rodríguez] Zapatero, in particolare, i debiti delle famiglie erano strettamente legati a una bolla edilizia che suscitava da tempo i dubbi e le riserve degli osservatori finanziari. Quando le banche, trascinate nel vortice della crisi dal crac di Wall Street, non furono in condizione di sostenere e rifinanziare il debito dei loro clienti, i governi dovettero intervenire per salvarle con massicce iniezioni di denaro. (Sergio Romano, Corriere della sera, 11 novembre 2010, p. 45, Idee & opinioni) • Proprio per assorbire questa fase di riconversione la Bce aveva tenuto i tassi bassi, permettendo purtroppo a paesi come Irlanda e Spagna di sviluppare enormi bolle edilizie e alla Grecia di darsi alla finanza allegra sotto Karamanlis, pupillo di Frau [Angela] Merkel. (Marcello De Cecco, Repubblica, 14 marzo 2011, Affari & Finanza, p. 1) • il potere economico è tale che non soltanto sa «volere il nulla», ma riesce a realizzarlo, a dar corpo al nulla. E non faccio qui riferimento alla creazione fittizia di ricchezza fittizia (bond argentini, azioni Parmalat, bolla edilizia, per fare qualche esempio abbastanza noto); mi richiamo a quanto Marx rilevava riguardo alla forza-lavoro nel sistema di produzione capitalistico: la forza-lavoro non è un «bene» in sé; lo è per il contesto produttivo in cui è inserita. (Vincenzo Vitiello, Unità, 22 gennaio 2013, p. 15, Forum).
- Composto dal s. f. bolla e dall’agg. edilizio, ricalcando l’espressione ingl. housing bubble.
- Già attestato nel Corriere della sera del 12 aprile 1998, p. 15 (Renato Ferraro).