BOLESLAO Boccatorta, principe di Polonia
Figlio di Ladislao Ermanno e di Giuditta di Boemia, nacque nel 1086. I primi anni del suo regno (1102-1138) trascorsero in lotte per il potere contro il fratellastro Zbigniew (che fu per suo ordine soppresso) e nelle quali s'intromise l'imperatore Enrico V, che col pretesto di aiutare Zbigniew mirava alla sovranità sulla Polonia. La lotta in difesa dell'indipendenza schierò tutta la nazione dalla parte di B., il quale, dopo la vittoria, concentrò le sue forze per riconquistare la Pomerania. Questa regione, separata dalla Polonia dal fiume Noteć, dopo una serie di spedizioni, fu costretta a riconoscere la sovranità della Polonia; una parte fu incorporata nella Polonia (le terre sul Noteeč e alla foce della Vistola) e il resto del territorio fu lasciato agli antichi principi. Contemporaneamente, con l'aiuto di Ottone, vescovo di Bamberga, la Pomerania venne cristianizzata. Cedendo alle tendenze manifestatesi nella sua famiglia e tra i suoi cavalieri, B. promulgò, poco prima della sua morte, avvenuta nel 1138, uno statuto che regolava l'esercizio del potere in Polonia sulla base del seniorato. Residenza del seniore doveva essere Cracovia; ognuno dei figli di B. ottenne la sua provincia ereditaria. Il seniorato non durò a lungo e lo statuto di B. divenne perciò causa di una lunga divisione della Polonia in provincie.
Bibl.: R. Grodecki, Dzieje Polski średnionwiecznej, I, Cracovia 1926; Duda, Rozwoj teryt. Pomorza pol. (Sviluppo territoriale della Pomerania polacca), 1909; Wojciechowski T., Szkice historyczne XI w., 1904; Smolka, Testament Boleslawa Krzywoustego (Testamento di Boleslao Boccatorta), 1881; Juritsch, Geschichte des Bischofs Otto I. v. Bamberg, 1889.