BOIVIN (o Boyvin), François de, barone du Villars
Nel 1610 aveva passati i settant'anni; pare fosse ancora in vita nel 1618. Compose dei Mémoires... sur les guerres démêlées tant en Piedmont qu'au Montferrat et Duché de Milan par feu Messire Charles de Cossé Comte de Brissac Mareschal de France et Lieutenant general delà les Monts pour le Roy Henry second depuis 1550 jusqu'... en I559 (1ª ed., 1607), da cui risulta ch'egli era già in quegli anni un uomo di fiducia del maresciallo, incaricato di delicate missioni diplomatiche. Nel 1567, e per parecchi degli anni successivi, era impiegato per il re di Francia presso il duca di Savoia (in un Discours, uscito nel 1590, apologia del duca di Nevers, afferma di avere avuto nel 1567 "la charge des affaires du Roy" e sue lettere figuravano, secondo il P. Lelong, Bibl. hist., III, p. 65, n. 30237, in un ms. della Bibl. di Saint-Germain-des-Prés contenente lettere tra la corte di Francia e gl'inviati francesi presso il duca di Savoia dall'agosto 1569 al febbraio 1588). Nel 1610 otteneva il privilegio per pubblicare una nuova edizione ampliata dei Mémoires (uscita effettivamente a Lione nel 1610: nella prefazione il B. dichiara che l'edizione anteriore - in realtà due - era uscita a sua insaputa e dice di poter aggiungere un nuovo libro, sugli avvenimenti posteriori alla pace, dal 1559 al 1561, per aver ritrovato molte carte smarrite durante la Ligue), un libro sul duello, un libro Des epistres d'estat et familières, degli estratti della Città di Dio di S. Agostino, degli estratti di S. Cipriano ed altri autori sacri (tutte opere rimaste probabilmente inedite), un libro di Instructions sur les affaires d'estat, de la guerre, et des parties morales (pubblicato effettivamente a Lione nel 1610, e consistente in una raccolta di appunti, di stralci da autori varî). Il B. si firma allora "maistre d'Hostel ordinaire des Reynes Elizabeth et Loyse, Conseiller du Roy, et baillif de Gex". La sua opera maggiore, i Memoires, rivela un uomo mediocre ed un mediocre scrittore; abbonda di errori, talvolta gravi; ma resta, ciò nondimeno, un'opera preziosa per la ricchezza della documentazione diretta, l'opera più notevole sul maresciallo di Brissac, e una delle più importanti sull'occupazione francese in Piemonte prima della riconquista filibertiana.
Bibl.: Come critica storica ai Mémoires si veda Ch. Marchand, Charles I de Cossé comte de Brissac et maréchal de France, Parigi 1889, specialmente la pp. 108-390. Cfr. H. Hauser, Les sources de l'hist. de France, XVIe siècle, Parigi 1909, pp. 161-62.