BOIGNE, Benoît Leborgne, conte di
Generale, nato a Chambéry in Savoia l'8 marzo 1741, morto nella stessa città il 21 giugno 1830. Si preparava a fare carriera nella giurisprudenza; ma nel 1768 si arruolò in un reggimento irlandese, che seguì nell'Île-de-France. Ritornato in Europa si mise al soldo dell'imperatrice Caterina II, come comandante di una compagnia in Grecia. Fatto prigioniero, stette a Chio e poi a Costantinopoli. Rimesso in libertà si recò a Smirne, e là prese la decisione di tentare la fortuna nelle Indie. Ridotto a guadagnarsi la vita dando lezioni di scherma, pensava già di ritornare in Europa, quando fece la conoscenza di lord Hastings, governatore delle Indie, che gli diede i mezzi per recarsi a Luknow, dove fu con molta generosità accolto dal nabab di quella città. Di là si portò a Delhi e poi a Gwalior, dove si mise al servizio di Mahadji Sindhia, nemico del raja di Gohad, presso il quale egli aveva servito prima. Egli ordinò all'europea gli eserciti di Sindhia e diede loro la possibilità di riportare delle vittorie e di affermare la potenza di Sindhia nell'India. Il B. si stabilì allora a Faipur, da lui conquistata al suo protettore e vi rimase per sette o otto anni. Col titolo di governatore amministrò i paesi conquistati, e con la sua abilità d'uomo politico e d'amministratore, col suo tatto e col suo coraggio, contribuì a rendere Sindhia il principe più potente dell'Indostan. La riconoscenza di Sindhia fu quella di un magnifico signore. Il generale godeva di un compenso di 6000 rupie al giorno; possedeva inoltre delle terre, le cui rendite servivano a mantenere le truppe che egli teneva sotto il suo comando.
Dopo la morte del maharaja Mahadji Sindhia (1794), egli continuò a servire sotto il suo successore. Ma poiché l'indebolimento della sua salute non gli permetteva di sopportare più a lungo il clima dell'India, ritornò in Europa, e si stabilì prima in Inghilterra, dove si ammogliò, poi nei pressi della sua città nativa. Il B. usò le sue immense ricchezze nell'abbellimento di Chambéry, dove fece costruire un teatro, molte nuove strade ed un collegio per i gesuiti ed ebbe numerose attestazioni di riconoscenza da parte di Napoleone e dei re di Sardegna.
Bibl.: Turina, Éloge historique du comte de Boigne, Cambéry 1831; H. Compton, European Military Adventurers of Hindustan, 1892.