BOHL DE FABER, Juan Nicolás
Ispanofilo e bibliofilo, nato il 9 dicembre 1770 ad Amburgo, morto a Cadice il 9 novembre del 1836. Il romanticismo cominciò in Spagna con i lavori di questo dotto, il quale, tutto imbevuto delle dottrine della critica romantica tedesca e particolarmente di quelle di W. Schlegel sul teatro spagnolo, sostenne a Cadice, verso il 1820, una polemica a favore del Calderón contro spagnoli famosi quali J.J. de Mora e A. Alcalá Galiano. Nonostante le ostilità suscitate, il Böhl proseguì per la sua via senza cedere di un palmo, e di lì a poco ebbe la soddisfazione di essere nominato socio dell'Accademia spagnola. Negli anni 1821, '23 e '25 dette alla luce la sua Floresta de Rimas antiguas castellanas (Amburgo, 1821, 1823, 1825; rist. 1827-1843 tre voll. in 8°) e nel '32 il primo volume del Teatro español anterior á Lope de Vega (Amburgo 1832). Per ricchezza di contenuto, nessuna delle anteriori antologie spagnole può gareggiare con la Floresta, dove è dato largo spazio ai generi popolari e dove il Böhl utilizzò libri rarissimi appartenenti alla sua biblioteca, una delle più ricche di letteratura spagnola di cui si abbia ricordo; ma egli abusò del sistema, purtroppo allora in voga, di omettere versi e interi passi, confondendo troppo spesso il suo ufficio di raccoglitore con quello di rifacitore. Il Böhl merita anche di essere ricordato come padre di Fernán Caballero (v.) cui si deve nell'Ottocento la rinascita della novella di costumi spagnoli.
Bibl.: Versuch einer Lebenskizze von J.-N. B. v. F. nach seinem eigenen Briefen, Lipsia 1858 (biogr. anonima attribuita a G. Campe); C. Pitollet, La querelle caldéronnienne de J.-N. B. v. F. et J. J. de Mora, reconstituée d'après les documents originaux, Parigi 1909; J. Dornhof, J. N. B. von F., ein Vorkämpfer der Romantik in Spanien, Amburgo 1925.