CHEMNITZ, Bogislaw Philipp
Storico e pubblicista, nato a Stettino nel 1605 da vecchia e notabile famiglia della Germania settentrionale, morto nel 1678 a Hallstad in Svezia. Compiuti studî di stqria e di giurisprudenza a Jena, militò nel 1627 al servizio dei Paesi Bassi e più tardi della Svezia. Lasciò l'esercito col grado di capitano. Recatosi nel 1640 in Svezia, raccomandato al cancelliere Oxenstierna, si diede a scrivere al soldo svedese.
Compose, probabilmente nel 1642-43, sotto lo pseudonimo di Hippolytus a Lapide, un'opera polemica, retrodatata al 1640: Dissertatio de ratione status in inperio nostro romano-germanico, nella quale, con netta tendenza politica, cercava di sostenere gl'interessi della Svezia in lotta con gli Asburgo, sforzandosi di provare che l'impero germanico è uno stato aristocratico, che solo l'insaziabile ambizione degli Asburgo ha convertito in una monarchia. Quindi, per restaurarlo nella sua vera forma di governo, il Ch. chiede che la Casa d'Austria sia cacciata dall'impero e che i suoi territorî tedeschi siano dichiarati dominio dell'impero. Questo scritto produsse allora grande impressione; ma non ebbe una duratura influenza sulla letteratura giuridico-politica tedesca. Incaricato nel 1644 dalla regina Cristina di Svezia di scrivere la storia della guerra tedesco-svedese, fece uscire nel 1648 la sua grande opera Der königlich Schwedische in Deutschland geführte Krieg che giunge fino al 1646. Nonostante molte inesattezze, questo libro ha ancora oggi un certo valore, per essere la narrazione fondata sulla fede di testimonî oculari.
Bibl.: J. St. Pütter, Literatur des deutschen Staatsrechts, I, Gottinga 1770; F. Weber, Hippolytus a Lapide, in Hist. Zeitschrift, XXIX (1873); F. Gallati, Der Königl. Schwed. Krieg des Ph. B. C., Frauenfeld 1902; H. Bresslau, Einleitung zu Severinus von Monzambano, Berlino 1922.