BODHISATTVA (pāli Bodhisatta "creatura [destinata] alla chiaroveggenza", futuro Buddha)
Parola e concetto appartengono già al Hīṇayāna (v.), ché anche Gotama Buddha fu un bodhisattva nelle molte vite attraverso le quali raggiunse la chiaroveggenza. Ma soltanto il Maahāyāna (v.) aperse a tutti la carriera di futuro Buddha e bodhisattva si chiamarono tanto i "futuri Buddha principianti" che, rinunciando temporaneamente al nirvāṇa, si votano alla redenzione di tutte le creature per la durata d'innumerevoli esistenze, quanto i "grandi Bodhisattva" che, già assurti alla santità e partecipi di celesti sedi, salvano le creature mediante l'"applicazione" (pariṇāma) del loro proprio merito. Avalokiteśvara (v.) è uno dei grandi Bodhisattva più invocati e più noti, e un altro è Maitreya (pāli Metteyya), il futuro Buddha che sarà chiaroveggente fra tremila anni. "Avviamento alla condotta [che ha per fine] la chiaroveggenza" (bodhicaryāvatāra) è il titolo di un manuale ascetico di Çāntideva (secolo VII), che può essere considerato il vademecum di chi aspira alla santità.
Bibl.: Bodhicaryāvatāra, ed. L. De La Vallée Poussin, in Bibl. Indica, Calcutta 1901 segg. (trad. parz. di G. Tucci, In cammino verso la luce, Torino 1925); L. De la Vallée Poussin, in Encycl. of religion and ethics, II, p. 739 segg.; id., La morale bouddhique, Parigi 1927.